ITALIA – Olly ha conquistato il pubblico e la giuria del 75esimo Festival di Sanremo, aggiudicandosi la vittoria con la sua emozionante interpretazione di “Balorda nostalgia“.
Un successo che consacra il talento del giovane cantante, capace di unire sonorità moderne e testi profondi.
“Sembro preso male ma in realtà sono molto contento. È una di quelle cose che quando succede non si sa cosa dire. È assurdo ma è successo“, dichiara Olly.
Olly, all’anagrafe Federico Olivieri, è un artista genovese che si è fatto conoscere negli ultimi anni per il suo stile fresco e originale, oltre alla sua inconfondibile “r moscia”.
Dopo aver iniziato la sua carriera nel mondo dell’hip-hop e del pop, si è affermato con brani che mescolano generi diversi, rendendolo una delle voci più interessanti della nuova scena musicale italiana.
La sua partecipazione a Sanremo Giovani lo ha portato alla ribalta, aprendo la strada alla vittoria nella kermesse principale.
“Balorda nostalgia” ha emozionato con la sua energia e il suo significato profondo. Il brano, caratterizzato da una produzione moderna e un ritornello accattivante, è riuscito a conquistare sia il pubblico giovane che quello più tradizionale.
Il testo esplora il tema della nostalgia, un’emozione intensa e autentica che spesso ci sorprende e porta con sé un velo di malinconia, rendendola in qualche modo “balorda“.
Con uno stile unico, Olly racconta quei momenti in cui desidereremmo rivivere un periodo del passato, pur sapendo che è irripetibile, ma con la consapevolezza che quelle esperienze hanno dato significato alla nostra esistenza.
E Magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme
Tornare a stare insieme
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano
Con la sigaretta in bocca, mentre stendeva il suo bucato
lo le ho risposto che
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
Poi
Stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere, e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma sai che questa sera
Balorda nostalgia
Mi accendo la tv
Solo per farmi compagnia
Che bella tiritera (insomma)
Ti sembra la maniera
Che vai e mi lasci qua
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena
So soltanto che vorrei,
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Si Vorrei
Vorrei
Vorrei
Rip. ritornello
Ma chissà perché
Sta vita non è vita senza te
Magari non sarà
Magari è già finita
Però ti voglio bene
Ed è stata tutta vita
Qui di seguito la classifica finale completa:
Il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo va al brano “L’albero delle noci” di Brunori Sas.
Il premio “Giancarlo Bigazzi“ per la migliore composizione musicale va al brano “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi.
Il premio della critica “Mia Martini” va a Lucio Corsi con “Volevo essere un duro“.
Il premio della sala stampa “Lucio Dalla” va a Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola“.
Il premio Tim per l’artista più amato sull’applicazione e sui canali social Tim va a Giorgia con “La cura per me“.
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