La storia di Luca Trapanese e di sua figlia Alba diventa un film

La storia di Luca Trapanese e di sua figlia Alba diventa un film

Siamo nel 2017 e la vicenda di Alba, la piccola con la sindrome di down abbandonata alla nascita, rifiutata da trenta coppie e adottata da un giovane padre single, fa il giro di tutta Italia.

La loro vita insieme è un vero messaggio d’amore. Una vera espressione d’amore che va oltre il pregiudizio, gli stereotipi e la paura di una realtà lontana dagli schemi ma ricca di sentimento e d’affetto.

Il loro amore e la serenità di Alba sono visibili a tutti grazie alle storie e le foto che papà Luca pubblica sui social per un concetto nuovo e ugualmente bello e soprattutto normale di famiglia.

Tema caldo dell’appena conclusa campagna elettorale durante la quale Trapanese aveva inviato una lettera social a Giorgia Meloni, in cui la invitava a riflettere sull’importanza delle adozioni anche da parte di genitori single invitandola a cena a casa sua con la piccola Alba.

Quello di Luca Trapanese, oggi assessore comunale alle Politiche sociali di Napoli, rappresenta il primo storico precedente in Italia in cui una persona single e omosessuale riesce ad adottare una figlia. La storia ha ispirato il libro, scritto con Luca Mercadante, edito da Einaudi, “Nata per te”.

La legge italiana dà la possibilità ai single di adottare un bambino solo in alcuni casi particolari, quelli previsti dall’articolo 44 della legge 184 del 1983: uno di questi è la disabilità.

Suona un po’ come una discriminazione, ma Trapanese non l’ha vissuta in questi termini. “La legge non è discriminatoria, è vecchia e fa riferimento a una famiglia che non esiste più“, dice.

Io sono a favore dell’adozione da parte di uomini e donne single, al di là dell’orientamento sessuale, perché ci sono tante persone che, pur non avendo una relazione, possono essere ottimi genitori“, aggiunge.

Trapanese ha una lunga esperienza con la disabilità: nel 2007 ha fondato a Napoli l’associazione A ruota libera onlus per dare alle persone disabili la possibilità di socializzare, coltivare talenti, integrarsi, oltre a una comunità per ragazzi orfani e disabili, una scuola di recupero di antichi mestieri per giovani disagiati e una casa-famiglia per bambini con gravi patologie.

Il film, scritto da Giulia Calenda, Furio Andreotti e Fabio Mollo, autore anche della regia, vede tra i protagonisti Pierluigi Gigante, Teresa Saponangelo e Barbora Bobulova. Completano il cast Antonia Truppo, Alessandro Piavani e la partecipazione di Antonia Truppo.

Sono emozionato e orgoglioso – dichiara Luca Trapanese – che venga realizzato un film sull’inizio della mia vita con Alba, mia figlia. E ritengo anche molto importante che, grazie al cinema, temi a me molto cari arrivino al grande pubblico“.

I guadagni del film, derivanti dai diritti d’autore di Luca Trapanese , saranno devoluti ad associazioni dedicate al sostegno di persone con disabilità.