ITALIA – Amore, riscatto, emancipazione, ma anche emergenza migranti, bullismo e guerre. I testi delle 30 canzoni in gara al Festival di Sanremo 2024 portano con sé significati profondi, al di là delle parole in musica.
Lo stesso Amadeus, in occasione della seconda e terza serata della kermesse musicale, prima di far esibire i big ha effettuato una breve disamina del senso intrinseco delle canzoni.
Scopriamo, insieme, di che parlano.
Una ballata che parla della consapevolezza che si raggiunge quando di strada se n’è fatta già parecchia. Il viaggio attraverso l’esistenza è un percorso a ostacoli, tra difficoltà e cadute, ma a ogni rinascita possiamo ritrovare forza e speranza.
Questa canzone è stata scritta mentre l’artista si trovava in viaggio in America. Lui, come tanti altri ragazzi della sua età, racconta di essersi ritrovato senza punti di riferimento ma di aver comunque scovato la forza di reagire, trasformando il suo smarrimento in un invito a perseguire i propri sogni.
Un brano autobiografico, in cui si invita ad accettare la quotidianità nei suoi alti e bassi, cercando spunti per non perdere la curiosità del vivere. Per farlo, si propone l’allegria della “cumbia“, un ballo latino, come originale ricetta per combattere la noia del nostro tempo.
Nel testo l’artista rivendica il diritto di essere libera e sentirsi rispettata e finalmente compresa. Libera di prendersi sul serio, ma anche di essere leggera. Libera di essere ambiziosa ed esprimere sé stessa. Libera di piangere o gioire senza essere giudicata.
Il brano è una lettera che l’interprete ha scritto a sé stessa, con la voglia di riscatto. Un messaggio di incoraggiamento a tutti coloro che si sentono esclusi dai giochi, perché solo imparando a gestire paura e rabbia si può combattere per i propri sogni.
La canzone è un ritratto generazionale che parla di esagerazione, voglia di contraddizione e di rivoluzione, di chi parte dalla provincia fregandosene delle aspettative, dei preconcetti della società tradizionale, come è giusto che accada nei desideri dei ragazzi.
Il titolo suggerisce l’immagine di qualcosa di molto prezioso che però è ancora in fase di sviluppo. Racconta un percorso di crescita, in cui bisogna imparare a guardare in faccia le paure e i fallimenti, avendo la certezza che, alla fine, non saremo mai quello che poi ti aspetti.
“Quando hai meno, vivi più sereno. Qua abbiamo tutto ma ci manca il sentimento“. Il brano è una fotografia dell’umanità che ci circonda e che descrive il nostro vivere come un lungo navigare per mari incerti dove, se non stiamo attenti, i valori finiscono per perdersi.
Il testo parte dal concetto di ritrovare delle cose che abbiamo perso per strada e che, grazie alla nostra volontà, possono tornare a essere importanti. Un dialogo con un’altra persona, ma anche con noi stessi. Un invito a connetterci con la nostra intimità per intraprendere un viaggio capace di farci sentire vivi.
Una sorta di canto liberatorio che trasmette l’idea di un’immersione totale nei sentimenti, come se ogni istante con la persona amata fosse un’esperienza che lascia senza fiato e che vale la pena affrontare perché finalmente “mi fai sentire il brivido di stare bene“.
La canzone è un manifesto di una donna per le donne. Un inno alla forza interiore e alla capacità di superare le sfide della vita che evoca l’immagine di una farfalla in volo, simbolo di bellezza, trasformazione e libertà.
Una storia d’amore tormentata, infernale che si trascina perché a volte è più difficile dire “basta” che restare. Gli innamorati si impegnano a trovare continue soluzioni finché “alla fine il dolore sparisce come il sole nel mare“.
La canzone racconta una relazione giunta al capolinea. Il suo protagonista, preso dalla nostalgia, immagina di proiettare sul muro il film dell’amore perduto, ma questo non basta perché la vita non impara mai a farci stare bene.
Il senso del brano è amare vuol dire saper lasciare andare. Quando si diventa estranei, ed è rimasta viva solo l’attrazione fisica, bisogna accettare la fine della storia nel reciproco rispetto e in memoria del bello che siamo riusciti a dare e ricevere.
Un dialogo serio e disincantato, scritto a quattro mani tra un essere umano e un alieno. Un testo tutto da ascoltare, che gira intorno al concetto di casa, visto da due punti di vista completamente diversi e forse, proprio per questo, nemmeno così distanti.
Testo autobiografico, che affronta il tema della fragilità vista come un punto di forza per arrivare a esprimere la propria verità senza sentirsi giudicati, deboli o – peggio – dei perdenti. Fare i conti con i propri demoni è sintomo di coraggio, perché la maniera migliore di vivere è farlo senza maschere.
Al centro di questo brano c’è l’amore. Parla romanticamente di una persona che arriva all’improvviso, dando finalmente un senso alla vita dell’altro. Un sentimento talmente forte che è come acqua per “un fiore nel deserto“.
La canzone sonda le diverse sfumature delle relazioni amorose: momenti di conflitto, di incertezze ma anche di passioni travolgenti. Quando senti la mancanza della persona che ami, non basta una canzone per ritrovarla, resta solo l’amarezza e la malinconia di accorgersi che quello che era non è più.
Si affronta un’esperienza realmente vissuta da parte degli artisti: il racconto sofferto di un giovane che non riesce a farsi accettare dalla sua famiglia e dalla società e reagisce in modo autodistruttivo. Una canzone per dar voce a chi la voce non ce l’ha, a chi non viene ascoltato, a chi si è sempre sentito fuori posto e deriso.
Un brano autobiografico che mette al centro una donna che non ha mai fatto sconti a nessuno, neanche a sé stessa, e per questo ha pagato un caro prezzo. Ma oggi ha raggiunto la consapevolezza di affermare “non ho bisogno di chi mi perdona, io faccio da sola“.
In una notte di festa un ragazzo guarda la luna e ripensa alla sua adolescenza, alle amicizie perse per strada e a come sia riuscito a diventare più forte anche grazie alle brutte esperienze della vita. Un testo in cui le pagine più dolorose di un’esistenza da emarginato si fondono con il piacere del ricordo di notti di musica e di balli senza fine.
Un invito a vivere la vita in modo attivo e appassionato, cercando di catturare l’essenza dei momenti straordinari, per riuscire a illuminare quelli più bui. Meglio, poi, se invece di esser soli lo si fa in due, perché “stringerti forte è spettacolare“.
Una ballata che racconta la storia tragicamente vera di una delle esperienze più forti ed emotivamente difficili da superare: quella di un genitore che perde il proprio figlio. Testo che racchiude molte altre storie, che oscillano tra speranza e immenso dolore.
Un atto di speranza, una canzone libera che invita al coraggio di perdonare e perdonarsi, dimenticando il pregiudizio e rimanendo puri, sempre pronti a ricominciare anche quando la vita manifesta tutte le sue imperfezioni.
Questo brano nasce dall’urgenza di raccontare l’amore come dovrebbe essere, cioè una forza vitale e positiva e non una patologia dei sentimenti. Un amore finalmente adulto che si dimostra indispensabile anche quando vorresti farne a meno.
Una canzone che ci esorta a non rimandare, a vivere a pieno ogni istante della nostra vita, a cogliere l’attimo perché “ti giri un momento, e la notte è finita“.
Un elogio all’emancipazione che canta di un amore tanto forte e luminoso che inevitabilmente porta con sé dei punti d’ombra, come la diffidenza, la gelosia e la paura di far soffrire.
Una lettera dedicata a tutti quelli che cercano il coraggio di dire addio e di superare la sofferenza di un distacco definitivo. Crescere può essere doloroso, ma è una strada obbligata che ci accomuna tutti quanti.
“Mi hai lasciato con l’amore in bocca“: comincia così. Un gioco di parole. La canzone è un invito ad assaporare l’amore in modo pieno e coinvolgente, gustando fino in fondo anche gli aspetti più sensuali e romantici.
La canzone racconta il primo incontro tra due giovani, la loro paura nel fare il passo iniziale. Un ragazzo e una ragazza si regalano momenti di intimità e di risate in una splendida notte che vorrebbero non finisse mai, rimandando a domani la resa dei conti con la realtà.
Fonte foto: Tv Sorrisi e Canzoni
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