Al via l’81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia

Al via l’81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia

ITALIA – Domani avrà inizio l’81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, organizzata dalla Biennale e dal Presidente Pietrangelo Buttafuoco, e coordinata da Alberto Barbera, direttore artistico dell’evento da svariati anni a questa parte.

Si terrà al Lido di Venezia da mercoledì 28 agosto a sabato 7 settembre 2024. La madrina di quest’anno sarà l’attrice Sveva Alviti, che aprirà la kermesse conducendo la serata d’inaugurazione e la cerimonia di chiusura, momento della premiazione ufficiale.
La cerimonia di pre-apertura invece si svolgerà questa sera alle 20:30.

Le origini del Festival

Si tratta della manifestazione di cinema più longeva del mondo, realizzata per la prima volta nel lontano 1932 e ideata da Giuseppe Volpi, all’epoca Presidente della Biennale, Antonio Maraini, scultore e critico d’arte, e Luciano De Feo, critico cinematografico.

Il Festival ha riscosso fin da subito grande successo, e con il trascorrere del tempo è diventato un appuntamento annuale, nonché una delle rassegne cinematografiche più importanti a livello internazionale.

Rientra nelle attività della Biennale di Venezia, una fondazione culturale italiana fondata nel 1895, che si occupa di arte, danza, musica, teatro, architettura e cinema, al fine di promuovere esposizioni, mostre e festival; inoltre, recentemente vi è anche un Archivio Storico delle Arti Contemporanee, volto alla conservazione del Patrimonio della Biennale, in tutti i diversi settori.

I premi

Il principale premio assegnato è il Leone d’oro, dedicato al Leone di San Marco, simbolo della città, corrispondente a quelli presenti nelle due rassegne cinematografiche europee di maggiore rilievo, ovvero la Palma d’oro del Festival di Cannes e l’Orso d’oro del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Il primo Leone d’oro alla carriera di Venezia 2024 verrà assegnato al regista Peter Weir, per il contributo offerto dall’insieme della sua opera allo sviluppo dell’arte cinematografica; il secondo invece sarà consegnato all’attrice Sigourney Weaver, per essere riuscita ad interpretare al meglio le esigenze espressive dei registi per cui ha lavorato.

Le sezioni

Tale Mostra ha lo scopo di diffondere ampiamente la conoscenza relativa alla cinematografia, e “contiene” ben otto sezioni differenti, di cui due autonome e parallele, che sono: Selezione Ufficiale, Fuori Concorso, Orizzonti, Orizzonti Extra, Venezia Classici, Venice VR Expanded, più Settimana Internazionale della Critica e Giornata degli Autori.

I luoghi

Solitamente il Festival si svolge in determinati luoghi d’interesse, quali Palazzo del Cinema (Sala Grande, Darsena, Zorzi e Pasinetti), Palazzo del Casinò (Sala Perla, Volpi, Casinò e Conferenze Stampa), PalaBiennale e Sala Giardino, comprese alcune aree esterne (Piazzale del Cinema, Area Giardino, Terrazza Biennale e Isola del Lazzaretto Vecchio).

L’81esima edizione

Ogni anno vengono presentati e proiettati ben centoquaranta titoli tra lungometraggi, mediometraggi, cortometraggi, documentari e progetti speciali.

Il film d’apertura di quest’edizione sarà “Beetlejuice Beetlejuice“, diretto dal regista Tim Burton, una sorta di “sequel” del primo, girato nel 1988. Le riprese sono durate circa sette mesi, dal 10 maggio al 30 novembre 2023, trentacinque anni dopo rispetto all’uscita della scorsa pellicola.

Sono previsti due programmi, uno per gli Accreditati, a sua volta suddiviso in due categorie, cioè Stampa e Industry (secondo cui il primo film proiettato sarà “Beetlejuice Beetlejuice” alle 09:00 di mattina) e l’altro per il Pubblico (Avente invece come prima proiezione quella de “L’oro di Napoli” alle ore 20:30). La prenotazione del posto è obbligatoria.

Selezione Ufficiale

I film in elenco, per quanto riguarda la Selezione Ufficiale Venezia 81 Concorso, saranno “The room next door” di Pedro Almodóvar, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio, “Leurs enfants après eux” di Zoran e Ludovic Boukherma, “The Brutalist” di Brady Corbet, “Jouer avec le feu” di Delphine e Muriel Coulin, “Vermiglio” di Maura Delpero, “Iddu – L’ultimo padrino” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, “Queer” di Luca Guadagnino, “Kjærlighet (love)” di Dag Johan Haugerud, “April” di Dea Kulumbegashvili, “The order” di Justin Kurzel, “Maria” di Pablo Larraín, “Trois amies” di Emmanuel Mouret, “El Jockey” di Luis Ortega, “Joker: folie à deux” di Todd Phillips, “Babygirl” di Halina Reijn, “Ainda estou aqui” di Walter Salles, “Diva futura” di Giulia Louise Steigerwalt, “Harvest” di Athina Rachel Tsangari, “Qing chun: gui (youth: homecoming)” di Bing Wang e “Stranger eyes” di Siew Hua Yeo.

Fuori Concorso

Nella sezione Fuori Concorso invece sono presenti, nella categoria Fiction, “L’orto americano” di Pupi Avati, “Se posso permettermi – Capitolo II” di Marco Bellocchio, “Beetlejuice Beetlejuice” di Tim Burton, “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Horizon: An American Saga – Chapter 1” e “Horizon: An American Saga – Chapter 2” di Kevin Costner, “Phantosmia” di Lav Diaz, “Maldoror” di Fabrice du Welz, “Broken Rage” di Takeshi Kitano, “Baby Invasion” di Harmony Korine, “Cloud” di Kurosawa Kiyoshi, “Finalement” di Claude Lelouch, “Allégorie citadine” di Alice Rohrwacher e JR e “Wolfs” di Jon Watts;

Nella categoria Non Fiction abbiamo “Apocalypse in the Tropics” di Petra Costa, “Bestiari, Erbari, Lapidari” di Massimo d’Anolfi e Martina Parenti, “Why War” di Amos Gitai, “2073” di Asif Kapadia, “One to One – Jonh e Yoko” di Kevin Macdonald e Sam Rice – Edwards, “Separated” di Errol Morris, “Israel Palestina på Svenks TV 1958 – 1989” di Göran Hugo Olsson, “Russian at War” di Anastasia Trofimova, “TWST – Things we said today” di Andrei Ujică, “Riefenstahl” di Andres Veiel e “Pisni Zemli, Shcho Povilno Horyt’ (songs of slow burning earth)” di Olha Zhurba;

Per quanto riguarda Series e Proiezioni Speciali troviamo “Disclaimer (Capitoli 1-7)” di Alfonso Cuarón, “Los años nuevos (Ep. 1-10)” di Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra, “Familier som vores – Famiglie come la nostra (Ep. 1-7)” di Thomas Vinterberg, “M. Il figlio del secolo (Ep. 1-8)” di Joe Wright, “Leopardi – Il poeta dell’infinito” di Sergio Rubini, “Master and commander: the far side of the world (2003)” di Peter Weir e “Beauty is not a sin” di Nicolas Winding Refn.

Orizzonti

Per quanto concerne la sezione Orizzonti, i titoli in programma sono “Marco” di Aitor Arregi e Jon Garaño, “Quiet Life” di Alexandros Avranas, “Mon inséparable” di Anne-Sophie Bailly, “Aïcha” di Mehdi Barsaoui, “Happy Holidays” di Scandar Copti, “Familia” di Francesco Costabile, “Hemme’nin Öldüğü Günlerden biri (Uno di quei giorni quando Hemme muore)” di Murat Fıratoğlu, “Familiar Touch” di Sarah Friedland, “Carissa” di Jason Jacobs e Devon Delmar, “Wishing on a star” di Péter Kerekes, “Mistress dispeller” di Elizabeth Lo, “Nonostante” di Valerio Mastandrea, “Anul nou care n-a fost (L’anno nuovo che non venne mai)” di Bogdan Mureşanu, “Pooja, sir” di Deepak Rauniyar, “Al klavim veanashim (Di uomini e cani)” di Dani Rosenberg, “Pavements” di Alex Ross Perry, “Happyend” di Neo Sora, “L’attachement” di Carine Tardieu e “Diciannove” di Giovanni Tortorici;

Nella categoria Orizzonti Cortometraggi Concorso invece abbiamo “Neredeyse kesinlikle yanliş (Quasi certamente falso)” di Cansu Baydar, “Shadows” di Rand Beiruty, “Il burattino e la balena” di Roberto Catani, “Réne va alla guerra” di Luca Ferri, Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa, “Duyau mao (Il gatto col veleno)” di Tian Guan, “Nime baz, nime basteh (Ajar)” di Atefeh Jalali, “Three keenings” di Oliver McGoldrick, “Minha mãe é uma vaca” di Moara Passoni, “James” di Andres Rodríguez, “O” di Rúnar Rúnarsson, “Who loves the sun” di Arshia Shakiba, “Moon lake” di Jeannie Sui Wonders e “Marion” di Joe Weiland e Finn Constantine; infine nell’ambito Cortometraggi Fuori Concorso ci sarà “F II – Lo stupore del mondo” di Alessandro Rak.

Orizzonti Extra

Nella sezione Orizzonti Extra invece troviamo “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, “Le mohican” di Frédéric Farrucci, “September 5” di Tim Fehlbaum, “Al bahs an manfaz I khoroug al sayed Rambo (In cerca di un posto sicuro per Mr. Rambo)” di Khaled Mansour, “La storia del Frank e della Nina” di Paola Randi, “Shahed (La testimone)” di Nader Saeivar, “After party” di Vojtĕch Strakatý, “Gecenİn Kiyisi (Edge of night)” di Türker Süer e “King ivory” di John Swab.

Venezia Classici

Nella sezione Venezia Classici, per la categoria Restauri abbiamo “La notte” di Michelangelo Antonioni, “The Mahabharata” di Peter Brook, “Jeux interdits (Giochi proibiti)” di René Clément, “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, “His girl friday (La signora del venerdì)” di Howard Hawks, “Ghatashraddha (Il rituale)” di Girish Kasaravalli, “The big heat (Il grande caldo)” di Fritz Lang, “Blood and sand (Sangue e arena)” di Rouben Mamoulian, “Bend of the river (Là dove scende il fiume)” di Anthony Mann, “Manji (La casa degli amori particolari)” di Yasuzô Masamura, “Ecce bombo” di Nanni Moretti, “Tokyo senso sengo hiwa – eiga de isho wo nokoshite shinda otoko no monogatari (Storia segreta del dopoguerra: dopo la guerra di Tokyo)” di Nagisa Oshima, “A hora e a vez de Augusto Matraga” di Roberto Santos, “Les flacons d’or (I fiocchi d’oro)” di Werner Schroeter, “La peau douce (La calda amante)” di François Truffaut, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” di Lina Wertmüller, “Pusher” di Nicolas Winding Refn e “Model” di Frederick Wiseman;

Nella categoria Documentari invece ci saranno “Carlo Mazzacurati – Una certa idea di cinema” di Mario Canale e Enzo Monteleone, “Miyazaki, l’esprit de la nature” di Leo Favier, “I will revenge this world with love s. paradjanov” di Zara Jian, “Le cinéma de jean-pierre léaud” di Cyril Leuthy, “From darkness to light” di Michael Lurie e Eric Friedler, “Chain reactions” di Alexandre O. Philippe, “Wa ada maroun ila Beirut (Marun torna a Beirut)” di Feyrouz Serhal, “Volonté – L’uomo dai mille volti” di Francesco Zippel e “Constel·lació portabella” di Claudio Zulian.

Venice Immersive

Nella sezione Venice Immersive i titoli segnati in lista, nella categoria Concorso, sono “Mamie Lou” di Isabelle Andreani, “Mammary mountain” di Tara Baoth Mooney, Camille C. Baker e Maf’j Alvarez, “Une eau la nuit (Bodies of water)” di Chélanie Beaudin-Quintin e Caroline Laurin-Beaucage, “Uncanny alley: a new day” di Stephen Butchko e Rick Treweek, “In the realm of ripley” di Soo Eung Chuck Chae, “Free ur head” di Tung-yen Chou, “Project: lost worlds” di Fins, “The art of change” di Simone Fougnier, Vincent Rooijers, “Oto’s planet” di Gwenael François, “Un soir avec les impressionistes Paris 1874” di Pierre Gable, “Ceci est mon coeur” di Stéphane Hueber-Blies e Nicolas Blies, “Pudica” di Keisuke Itoh, “Address unknown: fukushima now” di Arif Khan, “The guardians of jade mountain” di Hayoun Kwon, “Ito Meykyu” di Boris Labbé, “Strangeways” di Adam Lieber e Chris Bianchi, “Fragile home” di Ondřej Moravec e Victoria Lopukhina, “Impulse: playing with reality” di Barry Gene Murphy e May Abdalla, “Žaisti gyvenimą (Play life)” di Zilvinas Naujokas, Vilius Petrauskas, Mantas Pronckus e Donatas Ulvydas, “Rencontres” di Mathieu Pradat, “A simple silence” di Craig Quintero, “Project_y: working title” di Yuzo Sugano, Shingo Yoshimura, Toshiki Sakamoto e Taro Hirai, “Mobile suite gundam: silver phantom” di Kenichi Suzuki, “Symbiosis/\dysbiosis: sentience” di Tosca Terán, Brendan Lehman, Andrei Gravelle e Sven Steffens, “Champ de bataille” di François Vautier, “All I know about teacher li” di Zhuzmo, “Earths to come” di Rose Bond, “Below deck” di TÒ SU (Martina Mahlknecht, Martin Prinoth), “Garden alchemy” di Michelle Kranot e Uri Kranot, “Duchampiana” di Lilian Hess, “Echos of ash valley” di Shu Zhu, “Chung-nan-pan-tao wei-chih-mou-chu (Somewhere unknown in Indochina)” di Asio Chihsiung Liu e Feng Ting Tsou e “The gossips’ chronicles” di Corinne Mazzoli;

Mentre, nell’ambito Best of Experience – Fuori Concorso, sono “Turbulence: jamais vu” di Ben Joseph Andrews ed Emma Roberts, “What if…? An immersive story” di Dave Bushore, “40 dias sem o sol” di João Carlos Furia, “Nightmara: episode 3” di Giampaolo Gonzalez, “Astra” di Elisa Mcnitt, “Riven” di Rand Miller, Richard Vander Wende, Hannah Gamiel, Eric Anderson e Tony Fryman, “Adventure” e “Museum alive immersive with david attenborough” di Atlantic Productions, “Telos I” di Emil Dam Seidel e Dorotea Saykaly, e “The 7th guest vr” di Paul Van Der Meer.

Biennale College Cinema e Proiezioni Speciali

All’interno della sezione Biennale College Cinema sono stati selezionati quattro film, ovvero “Il mio compleanno” di Christian Filippi, “The fisherman” di Zoey Martinson, “Medovyi misiats (Luna di miele)” di Zhanna Ozirna e “Január 2” di Zsófia Szilágyi; mentre, nelle Proiezioni Speciali verrà proiettato “Il postino” di Michael Radford e Massimo Troisi.

Info e dettagli

È possibile acquistare i biglietti per le proiezioni esclusivamente online, fino ad esaurimento dei posti disponibili, collegandosi attraverso il sito ufficiale www.biennalecinema.vivaticket.it.

Per ulteriori dettagli ci si può rivolgere al numero 041 27 26 624 o al seguente link www.biglietteria.cinema@labiennale.org, inoltre, sul sito è presente anche l’intero programma aggiornato, da visionare in qualunque momento.

Il prezzo di biglietti, abbonamenti e/o tessere promozionali varia in base alla proiezione che si intende seguire.