Vaccino antinfluenzale, coperture basse con un’inversione di tendenza nell’ultima campagna

Vaccino antinfluenzale, coperture basse con un’inversione di tendenza nell’ultima campagna

Il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale fra le persone adulte di 18-64 anni non è molto frequente ed è andato riducendosi negli anni fino a scendere al 6,6% nella campagna vaccinale del 2015-2016. Il monitoraggio PASSI delle ultime quattro campagne vaccinali, tuttavia, mostrano un’inversione di tendenza e la copertura vaccinale sale leggermente in modo statisticamente significativo fino a raggiunge il 12,2% nell’ultima campagna 2019-2020.

Il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale prima dei 50 anni di età è davvero molto raro e non supera il 5%. Anche fra le persone affette da patologie croniche, il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale, malgrado venga raccomandato, è molto lontano dall’atteso: nell’ultima campagna vaccinale 2019-2020, solo 1 persona su 4 fra i 18 e i 64enni affetti da patologia cronica (malattia cardiovascolare, diabete, insufficienza renale, malattia respiratoria cronica, tumore, malattia cronica del fegato) ha fatto ricorso alla vaccinazione contro l’influenza.

Anche in questo gruppo di persone più vulnerabile il ricorso alla vaccinazione è andato riducendosi negli anni fino al minimo raggiunto durante la campagna di vaccinazione 2015-2016; nelle stagioni successive risulta una ripresa che raggiunge la significatività statistica nell’ultima campagna 2019-2020 con il 24%. Tra i diabetici il ricorso alla vaccinazione è più frequente rispetto a quanto si osserva fra le persone affette da altre patologie croniche, raggiungendo il 30% di copertura.

PASSI d’ARGENTO, coperture basse anche tra i cronici con un incremento nella campagna 2019-2020

I dati medi delle ultime tre campagne vaccinali (2017-2020) mostrano che la copertura vaccinale coinvolge poco più della metà degli ultra 65enni (58%), con punte che sfiorano il 72% tra gli ultra 85enni, senza mai raggiungere i livelli di copertura raccomandati dal Ministero della Salute.

Anche fra le persone affette da cronicità, la copertura vaccinale resta bassa (65%) e lontana da quanto raccomandato (almeno il 75% delle persone appartenenti alle categorie a rischio). Fra queste, il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale è più frequente fra i cardiopatici (67%). La copertura vaccinale resta dunque bassa, e comunque inferiore all’atteso, a tutte le età dopo i 65 anni e anche fra chi ne trarrebbe maggiore beneficio perché affetto da cronicità, malgrado il 79% delle persone intervistate riferisca di aver ricevuto il consiglio a vaccinarsi dal proprio medico di famiglia e/o da altre persone.

Non esiste un chiaro gradiente geografico, ma il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale è mediamente più basso fra gli ultra 65enni residenti nelle Regioni settentrionali (55% vs 58% nel Centro e 57% nel Sud-Isole), anche se non mancano Regioni del Meridione con coperture molto basse.

Un segnale positivo sembra comunque emergere dall’analisi dei dati di copertura vaccinale relativi alle singole campagne vaccinali, da quella del biennio 2016-2017 all’ultima del 2019-2020, che mostrano un incremento statisticamente significativo nel tempo. Si passa dal 55% nel 2016-2017 al 63% dell’ultima campagna vaccinale 2019-2020. La campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019-2020 registra un aumento importante dell’adesione e tale aumento è significativo sia tra gli ultra 65enni liberi da patologia sia tra chi dichiara di aver ricevuto almeno una diagnosi di patologia cronica.