ITALIA – Oggi, 14 giugno 2024, si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue.
Da ben vent’anni a questa parte (2004), viene festeggiato questo giorno così importante, la cui data è stata proclamata e scelta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
“Lascia che la solidarietà entri in circolo: dona il sangue, dona il plasma“. Questo lo slogan scelto da AVIS Nazionale per il manifesto, realizzato proprio in occasione del 20esimo anniversario di tale ricorrenza.
Si tratta di un tema volto ad essere una sorta di metafora; pertanto, come il sangue circola nelle nostre vene, allo stesso modo il messaggio di solidarietà incondizionata vuole “farsi strada” tra le persone.
L’immagine per l’appunto, raffigura due ragazzi giovani che promuovono l’invito a fare sempre di più per centrare l’obiettivo dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati, coinvolgendo soprattutto e in particolar modo le nuove generazioni.
L’importanza di donare non solo sangue, ma anche plasma
Sfortunatamente infatti, l’Italia non è ancora un Paese indipendente nel settore del mercato di questi preziosi medicinali salvavita, nonostante i risultati positivi del 2023, in forte ripresa rispetto al 2022.
L’importanza del plasma è anche al centro del convegno organizzato da AVIS per giovedì 13 giugno a Roma in Senato, dal titolo “Sangue e plasma: meravigliose risorse a disposizione di tutti“.
La conferenza
L’evento, a cui hanno partecipato rappresentanti di associazioni e di istituzioni sanitarie e politiche, puntava ad essere un momento di dibattito e confronto, per ribadire il ruolo che anche i pazienti, specialmente con malattie rare, possono ricoprire per incentivare l’attività delle organizzazioni di volontariato e delle realtà impegnate nella ricerca scientifica.
Inoltre, nei giorni scorsi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso alcune informazioni riguardo la giornata di oggi, partendo innanzitutto dal claim “20 years of celebrating giving: Thank you, blood donors!”, che tradotto letteralmente in italiano significa “20 anni di celebrazione della donazione: Grazie, donatori di sangue!”.
Alcune dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
“La campagna globale – spiega l’OMS – commemora la pietra miliare del 20° anniversario e il profondo impatto della donazione di sangue sulla vita dei pazienti e dei donatori. Un’opportunità per esprimere la propria gratitudine ai donatori di sangue, plasma e piastrine di tutto il mondo per il loro gesto salvavita“.
Il contributo di ogni singolo donatore è estremamente rilevante, fondamentale e indispensabile per il prossimo, per la vita, per la salute e in generale per tutti noi.
Sono soltanto dieci minuti che possono salvare la vita di qualcuno, ma anche la nostra. Infatti, ogni giorno il sangue e gli emocomponenti sono un’esigenza prioritaria e primaria nelle strutture ospedaliere, sia per interventi urgenti di primo soccorso, che per interventi chirurgici e per curare determinate malattie gravi, quali tumori, leucemie, anemie croniche; ma è il principale alleato anche nella cura di ustioni ed emorragie o nei trapianti di organi e tessuti.
La collaborazione di ciascun donatore può davvero fare la differenza per rispondere a questa richiesta così elevata.
Inoltre, in alternativa si può donare il plasma, impiegato nella produzione di farmaci salvavita, come i fattori per la cura dell’emofilia, le immunoglobuline, ad esempio quelle anti tetano, e l’albumina, utilizzata in alcune patologie del fegato e dei reni.
Cosa fare per diventare un donatore
Sul sito ufficiale di Avis o attraverso le pagine social, se si è aspiranti donatori, è possibile consultare la lista dei requisiti base per poter dare una mano e “rendersi utili”, ognuno nel proprio “piccolo”, con questo grande e nobile gesto.
Alcuni dei requisiti imprescindibili sono l’età, che dev’essere compresa tra i diciotto e i sessant’anni, il peso corporeo superiore ai cinquanta chili e il condurre uno stile di vita sano ed equilibrato.
Per ottenere l’idoneità sarà necessario invece contattare la sede Avis più vicina a te e richiedere un appuntamento, presentarsi a quest’ultimo, e in seguito, compilare il questionario, incontrare il medico per un colloquio e venire sottoposti alla visita e agli esami del sangue, in modo da poter accertare/verificare di essere idonei alla donazione. Successivamente bisognerà attendere l’esito della visita e il responso medico.
Ulteriori informazioni sono presenti sul sito, cliccando qui.