Scienza o fantascienza? La nuova frontiera dell’anticoncezionale: il pillolo maschile

Scienza o fantascienza? La nuova frontiera dell’anticoncezionale: il pillolo maschile

ITALIA – Negli ultimi anni, la ricerca sulla contraccezione maschile ha compiuto passi significativi, ma  siamo, ancora, lontani dalla sua applicazione.

Il primo ostacolo da affrontare, infatti, è quello culturale. Quanti uomini sarebbero disposti a prendersi il “pillolo” per prevenire una gravidanza indesiderata?

I METODI CONTRACCETTIVI FEMMINILI

Esistono diversi metodi contraccettivi disponibili per le donne, ognuno dei quali ha i propri vantaggi e svantaggi. Di seguito sono elencati i principali metodi contraccettivi utilizzati dalle donne:

Pillola anticoncezionale: è un metodo contraccettivo ormonale che contiene estrogeni e/o progestinici. La pillola deve essere assunta ogni giorno alla stessa ora, preferibilmente alla stessa ora, per essere efficace.

La pillola anticoncezionale previene l’ovulazione e rende il muco cervicale più denso, rendendo più difficile ai spermatozoi di raggiungere l’ovulo.

Cerotto anticoncezionale: è un cerotto sottile che rilascia estrogeni e progestinici attraverso la pelle. Deve essere cambiato ogni settimana per tre settimane, seguito da una settimana senza cerotto. Il cerotto anticoncezionale previene l’ovulazione e rende il muco cervicale più denso.

Anello vaginale: è un piccolo anello flessibile che viene inserito nella vagina e rilascia estrogeni e progestinici. Deve essere cambiato ogni tre settimane, seguito da una settimana senza anello. L’anello vaginale previene l’ovulazione e rende il muco cervicale più denso.

Iniezione di progestinico: è un metodo contraccettivo a lunga durata che prevede l’iniezione di un progestinico ogni tre mesi. Il progestinico previene l’ovulazione e rende il muco cervicale più denso.

Dispositivo intrauterino (IUD) detta spirale: l’IUD è un piccolo dispositivo a forma di T che viene inserito nell’utero da un medico. Esistono due tipi di IUD: a rilascio di rame e a rilascio di progestinico.

L’IUD previene la fecondazione impedendo il passaggio degli spermatozoi nell’utero e la loro fecondazione con l’ovulo. L’IUD a rilascio di progestinico inoltre rende il muco cervicale più denso e riduce la motilità degli spermatozoi.

Metodo della temperatura basale del corpo (TBC): il TBC prevede la misurazione della temperatura corporea al mattino prima di alzarsi dal letto. La temperatura basale del corpo aumenta di circa mezzo grado durante l’ovulazione. Utilizzando questa tecnica, la donna può prevedere l’ovulazione e quindi evitare i rapporti sessuali nei giorni fertili.

Metodo del muco cervicale: il metodo prevede la valutazione quotidiana del muco cervicale per determinare l’ovulazione. Durante l’ovulazione, il muco cervicale diventa sottile e acquoso, facilitando il passaggio degli spermatozoi nell’utero. Utilizzando questa tecnica, la donna può prevedere l’ovulazione e quindi evitare una gravidanza.

Impianto contraccettivo: l’impianto è costituito da un piccolo bastoncino di plastica flessibile che viene inserito sotto la pelle del braccio. L’effetto contraccettivo è garantito dalla lenta e costante liberazione di un progestinico, un ormone sintetico simile al progesterone naturale, che impedisce l’ovulazione e modifica la consistenza della cervice impedendo il passaggio degli spermatozoi. L’impianto ha una durata di 3-5 anni ed è altamente efficace, con un tasso di fallimento inferiore all’1%. Gli effetti collaterali possono includere irregolarità mestruali, mal di testa, nausea e acne.

Mentre le donne hanno a disposizione una gamma di opzioni contraccettive, attualmente, l’unica opzione disponibile per gli uomini è rappresentata dalla vasectomia o dall’utilizzo del preservativo.

PERICOLI DELL’USO CONTRACCETTIVO NELLA DONNA

Anche se le contraccezioni possono essere efficaci nel prevenire le gravidanze indesiderate, ci sono alcuni pericoli associati all’uso di questi metodi contraccettivi nella donna. Alcuni dei pericoli sono:

Trombosi: l’uso di alcuni tipi di contraccettivi, come le pillole anticoncezionali contenenti estrogeni, può aumentare il rischio di trombosi, cioè la formazione di coaguli di sangue. Questo può portare a complicazioni come embolia polmonare o ictus.

Cancro: l’uso a lungo termine di alcuni tipi di contraccettivi ormonali può aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno o al collo dell’utero. Tuttavia, il rischio è considerato molto basso.

Infiammazioni pelviche: l’uso di contraccettivi intrauterini può aumentare il rischio di infiammazioni pelviche, infezioni dell’utero e delle tube di Falloppio. Queste infezioni possono causare infertilità o altre complicazioni.

Gravidanze ectopiche: l’uso di contraccettivi intrauterini aumenta il rischio di gravidanze ectopiche, cioè gravidanze che si sviluppano al di fuori dell’utero. Queste gravidanze sono pericolose per la salute della donna e possono portare a gravi complicazioni.

Intolleranze o reazioni allergiche: alcune donne possono avere intolleranze o reazioni allergiche ai materiali utilizzati nei contraccettivi intrauterini o agli ormoni presenti in alcuni tipi di contraccettivi orali.

Cambiamenti nell’umore: alcuni tipi di contraccettivi ormonali possono causare cambiamenti nell’umore, come ansia, depressione o irritabilità.

E’ importante ricordare che ogni donna è diversa e che gli effetti collaterali o i pericoli delle contraccezioni possono variare da persona a persona. È importante consultare il proprio medico prima di scegliere un metodo contraccettivo e informarlo di eventuali condizioni mediche o di allergie.

LA RICERCA

La ricerca sulla contraccezione maschile si è concentrata sull’individuazione di un farmaco in grado di bloccare la produzione di sperma o la sua mobilità.

Il “Pillolo” è un contraccettivo ormonale per l’uomo che si basa sulla combinazione di due ormoni, un progestinico e il testosterone. Questa soluzione contraccettiva è molto simile alla pillola femminile che è composta da un progestinico ed estrogeno.

Il progestinico contenuto nel “Pillolo” agisce in modo simile al progesterone naturale prodotto dall’organismo maschile.

Il progesterone è un ormone steroideo prodotto dalle gonadi maschili e femminili.

Nelle donne, il progesterone agisce in sinergia con l’estrogeno per regolare il ciclo mestruale e mantenere la gravidanza.

Nell’uomo, invece, il progesterone è importante per la produzione di spermatozoi e la regolazione dell’equilibrio ormonale.

Il testosterone, invece, è l’ormone sessuale maschile per eccellenza. Viene prodotto dalle gonadi maschili, ma, anche, dalle ghiandole surrenali, ed è responsabile della crescita dei tessuti muscolari, della densità ossea e della produzione di spermatozoi.

Inoltre, il testosterone è anche un importante ormone anabolico, ovvero aiuta a mantenere la massa muscolare e la forza fisica.

Il “Pillolo” è stato sviluppato per fornire agli uomini una soluzione contraccettiva che sia efficace e facile da usare.

Il progestinico contenuto nella pillola agisce in modo simile al progesterone naturale, bloccando l’ovulazione e impedendo la fecondazione.

Il testosterone, invece, aiuta a mantenere l’equilibrio ormonale maschile e a prevenire eventuali effetti collaterali negativi derivanti dall’uso del progestinico.

L’uso del “Pillolo” come metodo contraccettivo per l’uomo è ancora in fase di sperimentazione e non è ancora disponibile sul mercato. Tuttavia, gli studi, finora condotti, sembrano promettenti e indicano che il “Pillolo” potrebbe rappresentare una soluzione efficace ed efficiente per la contraccezione maschile.

Tuttavia, a differenza delle donne, gli uomini producono spermatozoi continuamente, quindi il farmaco dovrebbe essere assunto ogni giorno per essere efficace.

Il meccanismo di azione del “pillolo” come contraccettivo si basa sull’interferenza con la produzione di spermatozoi. In pratica, la somministrazione del farmaco blocca temporaneamente la produzione di spermatozoi, rendendo così improbabile la fecondazione dell’ovulo.

Dopo l’assunzione del “pillolo”, la quantità e le caratteristiche macroscopiche dell’eiaculato rimangono invariate, ma gli spermatozoi non sono presenti in esso.

Questo perché il farmaco agisce sulla produzione degli spermatozoi a livello dei testicoli, impedendo la loro formazione.

AZIONE REVERSIBILE DEL PILLOLO

È importante sottolineare che l’azione contraccettiva del “pillolo” è reversibile. Ciò significa che, una volta interrotta l’assunzione del farmaco, la produzione di spermatozoi riprende normalmente, e con essa anche la capacità riproduttiva dell’uomo.

La valutazione dell’efficacia di un contraccettivo ormonale per l’uomo si basa sulla scomparsa degli spermatozoi dall’eiaculato. Questo avviene in genere dopo circa 12 settimane dall’inizio della somministrazione del contraccettivo. E’ importante sottolineare che il blocco della produzione degli spermatozoi non avviene immediatamente, per cui questo tipo di contraccettivo non può essere utilizzato occasionalmente.

Tuttavia, una volta raggiunto il livello di efficacia desiderato, la reversibilità del contraccettivo è garantita.

Infatti, le cellule primitive responsabili della produzione degli spermatozoi non vengono danneggiate dal “pillolo”, ma entrano in uno stato di “sonno” in cui smettono di moltiplicarsi e differenziarsi in spermatozoi.

Alla sospensione dell’assunzione del contraccettivo, queste cellule riprendono la loro attività e producono nuovamente spermatozoi.

Tuttavia, è importante sottolineare che occorrono circa tre mesi dalla sospensione del contraccettivo perché la fertilità ritorni ai valori normali.

STUDI CLINICI

L’assunzione concomitante di testosterone e progestinico, come terapia ormonale per la contraccezione maschile, è stata oggetto di studi clinici su un campione di circa un migliaio di volontari in tutto il mondo. La terapia è stata somministrata in diverse formulazioni, sia orali che iniettabili, per periodi di tempo variabili da un minimo di 4 mesi ad un massimo di 12.

I risultati del monitoraggio dei parametri fisiologici prima, durante e dopo la somministrazione della terapia hanno mostrato l’assenza di effetti collaterali significativi.

Non sono state rilevate variazioni clinicamente rilevanti in nessun parametro di laboratorio, comprese la funzionalità epatica, renale e l’assetto lipidico. Inoltre, non sono state riscontrate variazioni significative a livello prostatico.

Tuttavia, è importante notare che questi dati sono preliminari e si basano su un campione ridotto di soggetti e per un periodo di tempo limitato.

Nonostante ciò, i risultati sono molto incoraggianti e suggeriscono che la combinazione di ormoni utilizzati nella terapia ormonale per la contraccezione maschile non causi effetti collaterali rilevanti.

Va, inoltre, sottolineato che tutti gli ormoni utilizzati nella contraccezione ormonale maschile sono composti noti in medicina e sono stati utilizzati singolarmente in altre terapie, come ad esempio nella contraccezione femminile o nei disordini ormonali.

Pertanto, la loro sicurezza e tollerabilità è già stata ampiamente valutata.

L’edizione 2021 dell’American Chemical Society (ACS) National Meeting & Exposition ha presentato anche importanti sviluppi nella ricerca sulla contraccezione maschile.

Uno dei progetti presentati al meeting è stato condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California a San Francisco.

Il team ha sviluppato un nuovo tipo di pillola anticoncezionale maschile a base di un ormone chiamato “progestin-like compound 1” o “PLC1”.

Questo ormone ha dimostrato di inibire la produzione di spermatozoi nei maschi, senza causare effetti collaterali indesiderati.

Durante la presentazione al meeting, i ricercatori hanno descritto i risultati positivi ottenuti durante i primi test sui topi.

Il trattamento con PLC1 ha mostrato una riduzione significativa nella produzione di spermatozoi maschili, senza influire sulla libido o sui livelli di testosterone.

I test hanno dimostrato che la pillola è efficace per un periodo di tempo limitato, di circa 24 ore.

Il team di ricerca sta, attualmente, lavorando per sviluppare una formula di PLC1 adatta all’uso umano e per ottenere l’approvazione regolatoria per avviare la sperimentazione clinica.

Se la sperimentazione avrà successo, la pillola potrebbe rappresentare un’opzione di contraccezione maschile altamente efficace e conveniente per gli uomini.

Oltre al progetto dell’Università della California, anche altri gruppi di ricerca hanno presentato i loro studi sulle diverse opzioni di contraccezione maschile, tra cui il controllo dei livelli di ormoni attraverso la somministrazione di iniezioni o l’utilizzo di gel.

L’attenzione sulla contraccezione maschile dimostra come la ricerca scientifica stia cercando di superare gli ostacoli culturali e di genere in questo campo, offrendo una maggiore scelta e autonomia per tutti nella pianificazione familiare.

I risultati di questi studi hanno dimostrato che queste opzioni sono altrettanto efficaci come la pillola, ma richiedono una somministrazione più frequente.

Oltre alle opzioni di contraccezione maschile, il meeting ha discusso anche della necessità di superare gli ostacoli culturali e di genere che impediscono l’accesso a metodi contraccettivi sicuri ed efficaci.

Molti uomini trovano ancora difficile parlare di contraccezione maschile e di pianificazione familiare in generale, mentre le donne spesso affrontano barriere socioeconomiche e culturali.

La reazione degli uomini al pillolo anticoncezionale può variare in base a diversi fattori come cultura, istruzione, convinzioni personali e esperienze pregresse con la contraccezione.

Tuttavia, è possibile fare alcune ipotesi sulla base di sondaggi e ricerche precedenti.

Secondo un sondaggio condotto dal “Journal of Sex Research” nel 2017, il 54% degli uomini intervistati sarebbe disposto a prendere un anticoncezionale orale se fosse disponibile.

Ad ogni modo, il sondaggio ha anche rivelato che molti uomini si preoccupano degli effetti collaterali e della sicurezza del farmaco.

Inoltre, un’altra ricerca pubblicata sul “Journal of Family Planning and Reproductive Health Care” ha mostrato che molti uomini non sono disposti a partecipare alla sperimentazione di un nuovo contraccettivo maschile a causa della mancanza di fiducia nella ricerca e nella comunità scientifica.

Ciò che è certo è che la contraccezione maschile è ancora vista da molte persone come una questione di competenza esclusivamente femminile, e ciò può essere un ostacolo culturale da superare.

Tuttavia, con la continua evoluzione delle opzioni di contraccezione maschile e la maggiore attenzione data al tema, ci si aspetta che l’accettazione della contraccezione maschile aumenti nel tempo.

L’idea di un “pillolo” anticoncezionale maschile è stata al centro della ricerca e della discussione per molti anni. Ma, come reagirebbero le donne all’idea che i loro partner assumano un contraccettivo orale per prevenire una gravidanza?

In primo luogo, è importante notare che la maggior parte delle donne si assume la responsabilità della contraccezione.

Secondo uno studio condotto dal “National Survey of Family Growth”, il 62% delle donne in età riproduttiva utilizza un metodo contraccettivo, rispetto al 9% degli uomini.

Pertanto, molti potrebbero accogliere con favore l’idea che i loro partner prendano in considerazione la possibilità di assumere un anticoncezionale.

Tuttavia, ci sono anche alcune preoccupazioni che potrebbero emergere.

Ad esempio, molte donne potrebbero temere che i loro partner non assumano regolarmente il contraccettivo, causando un rischio maggiore di gravidanze indesiderate.

Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo agli effetti collaterali e alla sicurezza del farmaco.

Un altro aspetto importante da considerare è che molte donne potrebbero essere preoccupate per la percezione dell’uomo nei confronti della contraccezione maschile.

Alcune donne potrebbero vedere l’assunzione del pillolo anticoncezionale come una presa di responsabilità positiva da parte degli uomini, mentre altre potrebbero vedere l’idea come un attacco alla loro stessa femminilità.

È importante notare che l’accettazione della contraccezione maschile dipende anche dalla cultura e dalle norme sociali della comunità in cui ci si trova.

In alcune culture, l’idea che gli uomini assumano un contraccettivo potrebbe essere accolta con scetticismo o addirittura condannata.