Nuove sperimentazioni: l’iniezione che riduce fino al 70% il colesterolo

Si chiamano oligonucleotidi antisenso e, grazie a una loro iniezione, dovrebbero ridurre il colesterolo del 70%. Si tratta, infatti, di farmaci innovativi che dovrebbero combattere colesterolo e trigliceridi alti.

Di certo il loro utilizzo non è passato inosservato e a discuterne sono stati molti esperti durante il congresso nazionale della società italiana di medicina interna (Simi) a Roma, sottolineando come questi piccolissimi frammenti di Rna siano molto efficaci nel bloccare ‘dall’interno’ la produzione di proteine implicate in numerose malattie come le coronaropatie, l’arteriosclerosi o anche il cancro. Secondo i primi test, infatti, una iniezione ogni 4-6 mesi potrebbe essere la nuova cura potenzialmente alternativa alle statine.

Domenico Girelli, docente di medicina interna dell’università di Verona, ha spiegato che il meccanismo di azione di questo farmaco è molto semplice, perché non si tratterebbe altro che di una inversione della sequenza che viene seguita per costruire i piccoli frammenti di Rna usando molecole, i nucleotidi, acidi nucleici identici a quelli che compongono sia Dna che l’Rna; per questo viene chiamato “antisenso”.



Dai risultati delle sperimentazioni cliniche di fase 1 e 2 è emerso che le riduzioni di colesterolo e trigliceridi sono molto promettenti per diversi motivi. Innanzitutto, i costi di realizzazione del farmaco sono stimati in circa un decimo rispetto agli anticorpi monoclonali e, inoltre, sono farmaci con una durata d’azione molto lunga e soprattutto terapie estremamente selettive e quindi con il potenziale di un’ottima sicurezza e tollerabilità.

Sono ancora in corso diversi studi su altri prodotti per avere al più presto nuove armi per combattere le iperlipidemie e ridurre così il rischio cardiovascolare.