Influenza stagionale, come riconoscerla e i rimedi per affrontarla. Parla il dottor Morello

Influenza stagionale, come riconoscerla e i rimedi per affrontarla. Parla il dottor Morello

ITALIA – L’influenza stagionale torna più forte che mai e in largo anticipo, colpendo prevalentemente i bambini. A testimoniarlo è la percentuale, in aumento rispetto allo scorso periodo influenzale, dei campioni risultati positivi dalle analisi: l’11,2%.

Ma in cosa consiste questo virus? Come si può affrontare?

La nuova ondata di influenza stagionale: i consigli del dottor Morello

A dare una risposta a queste domande è il dottore Mario Morello, Direttore del Servizio di Epidemiologia dell’ASP di Catania. Il dottor Morello descrive così i sintomi legati alla sindrome influenzale, definendoli come “simili ad un raffreddore ma più gravi, con febbre elevata, stanchezza, cefalea oltre ai sintomi tipici del raffreddore come rinorrea, tosse eccetera”.

Si tratta di una serie di malesseri chiaramente invalidanti, capaci di rendere anche la più basilare attività quotidiana uno sforzo immane. A rendere questo agente patogeno così micidiale, però, è anche l’eccessiva facilità con cui esso si propaga, affiancata dalla sua mutabilità di varianti capaci di eludere sia l’immunità naturale sia quella indotta dai vaccini precedenti (Similmente a quanto accaduto con il COVID-19). Dall’inizio della stagione autunnale infatti ammontano ormai a 2,1 milioni i soggetti colpiti da infezioni respiratorie.

Una propagazione virulenta a cui è, però, possibile far fronte ancor prima dello sviluppo dei sintomi. Come lo stesso direttore dell’unità di epidemiologia afferma tra le precauzioni possibili da adottare emergono: “Lavare spesso le mani, evitare di toccare naso e bocca con le mani e areare spesso i locali per assicurare un ricambio d’aria costante”.

Sul trattamento da seguire, nell’eventualità che le prime indisposizioni si siano già presentate, il dottor Morello aggiunge: “La terapia appunto è sintomatica e deve essere sempre consigliata dal medico. Generalmente bastano antinfiammatori, mentre è da evitare l’antibiotico, se non prescritto dal medico se sono presenti delle complicanze“.