Giornata Mondiale del Diabete, dalle tipologie ai sintomi alla diagnosi

Giornata Mondiale del Diabete, dalle tipologie ai sintomi alla diagnosi

ITALIA – Tanti bambini e ragazzi convivono con il diabete, ma bisogna fare attenzione e distinguere le diverse tipologie che esistono. Oggi, 14 novembre, per la Giornata Mondiale del Diabete cercheremo di fare chiarezza.

Che cos’è il diabete?

È una malattia cronica che si sviluppa quando il corpo non riesce a produrre l’insulina in quantità sufficiente o non riesce a produrla completamente. L’insulina è un ormone generato dal pancreas, che favorisce l’assorbimento dello zucchero dal sangue alle cellule del corpo, dove viene utilizzato per produrre energia.

Quando l’insulina non viene prodotta sufficientemente o completamente, infatti, si registrano nel sangue alti livelli di zucchero – alti livelli di glicemia -, in quanto il corpo non è in grado di assorbirlo.

Due tipi di diabete

Esistono due differenti tipologie di diabete, che hanno alcune caratteristiche e sintomi comuni, ma vanno distinte per la loro diversa natura:

  • il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce soprattutto in età pediatrica, non si conoscono le motivazioni, ma si suppone possa essere causato da una complessa combinazione di fattori genetici e ambientali;
  • il diabete di tipo 2 si manifesta invece in età adulta, legato allo stile di vita e causato da fattori genetici.

Il diabete che si presenta in un bambino di 6 anni – è fondamentale sottolineare -, non è uguale al diabete di un uomo in età adulta.

I sintomi

In base al tipo di diabete si sviluppano determinati sintomi. Nel caso in cui si presentano è necessario non sottovalutarli, in quanto avere alti livelli di zucchero nel sangue a lungo andare causa danni ai tessuti, organi e al corpo nel complesso. Infatti, tra le conseguenze del diabete incontrollato c’è la perdita della vista o il coma diabetico.

I sintomi nel caso del diabete di tipo 1 comprendono: aumento della sete e bocca asciutta, bisogno di urinare spesso, fare pipì a letto, mancanza di energia e stanchezza estrema, fame costante, perdita improvvisa di peso e vista offuscata.

Questa condizione si presenta improvvisamente ed è necessario rivolgersi a un medico e fare gli opportuni esami.

Nel caso del diabete di tipo 2 i sintomi sono: intorpidimento e formicolio nelle mani e nei piedi, lenta guarigione delle ferite e infezioni ricorrenti, necessità di urinare spesso, sete eccessiva, fame costante, vista offuscata e mancanza di energia e stanchezza estrema.

Molte persone in questo caso rimangono inconsapevoli di avere la malattia per molto tempo, anche anni, in quanto i sintomi non sono così facilmente riconoscibili.

La diagnosi

Esistono diversi metodi per effettuare la diagnosi del diabete. I test per porre diagnosi di diabete più comuni sono:

  • Test A1C (Esame dell’emoglobina): stima la media della glicemia negli ultimi 2-3 mesi. Non è necessario essere a digiuno né assumere bevande speciali.
  • Test della glicemia a digiuno (FPG, Fasting Plasma Glucose): misura la glicemia a digiuno. Non si devono assumere né cibi né bevande, ad eccezione dell’acqua, per almeno otto ore prima del test. Normalmente questo test viene eseguito al mattino presto, prima della colazione.
  • Test orale di tolleranza al glucosio (OGTT, Oral Glucose Tolerance Test): misura la risposta dell’organismo al glucosio. Prevede l’assunzione di una bevanda contenente glucosio. La glicemia viene misurata prima e dopo aver assunto la bevanda contenente una determinata concentrazione di glucosio.
  • Test casuale della glicemia plasmatica (RPG, Random Plasma Glucose): misura i livelli di glucosio nel sangue in un momento specifico, in qualsiasi momento della giornata, senza condizioni di preparazione. Questo test viene effettuato quando sono presenti sintomi di diabete evidenti, ad esempio un’improvvisa perdita di peso, aumento della sete e/o necessità di urinare spesso.

Convivere con il diabete

Oggi convivere con il diabete dal punto di vista medico è diventato più “semplice”, grazie alle nuove tecnologie che assistono chi ha la malattia. Dal punto di vista psicologico, può essere stancante conviverci, ma è necessario tenere duro e curarsi per una qualità della vita migliore.

È necessario che qualcuno vicino al soggetto diabetico sia consapevole della malattia, nel caso di necessità di assistenza a causa di un’ipoglicemia o iperglicemia, ma anche in caso di un malore improvviso. In quanto il personale medico deve essere a conoscenza della presenza della malattia per non mettere al rischio la vita dell’individuo e prestare le cure adeguate.