Festeggiare o no il proprio compleanno? C’è chi lo ama e chi lo odia, scopriamo il perché

Festeggiare o no il proprio compleanno? C’è chi lo ama e chi lo odia, scopriamo il perché

C’è chi non aspetta altro e lo adora e chi, invece, lo detesta e vorrebbe saltarlo. Il giorno del compleanno è un momento sicuramente importante nella vita di ciascuno ma che non viene vissuto allo stesso modo.

In questo momento mi trovo di fronte a una donna che tende a boicottare spesso il suo compleanno… Chi meglio di lei potrebbe dirmi il motivo. Così la ascolto. Mi dice che da piccola, il giorno del suo compleanno era un giorno triste perché la sua famiglia era povera e non era nelle possibilità di organizzare una festa“, racconta la psicologa Ines Catania ai microfoni di NewSicilia.

Quindi, l’occasione era vissuta come una privazione di qualcosa che avrebbe dovuto essere felice! Tecnicamente, potremmo dire che la signora conserva un trauma. E questo può essere uno dei motivi“, prosegue.

Compleanno? No, grazie!

Chi fa festa, chi si deprime e chi tratta il compleanno con fredda e malinconica indifferenza. Scopriamo, quindi, cosa scatta nella mente di ciascun individuo che lo porta ad amare od odiare il “suo” giorno.

Focalizziamoci, però, soprattutto su coloro che, di fatto, farebbero volentieri a meno di viversi l’intera giornata del compleanno, auguri compresi.

Il primo schema mentale può essere comune a chi soffre di disturbi dell’umore, magari una depressione latente che si manifesta proprio in concomitanza con il compleanno“, afferma la psicologa.

Così il mood porta l’individuo a esclamare: “Ogni anno che passa rappresenta un fallimento, un anno in più in cui non sono riuscito a centrare i miei obiettivi, un anno in meno che mi separa dalla vecchiaia, un anno in più sprecato“.

Ecco che il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati diventa un motivo per detestare il proprio compleanno.

Ambizioni irrealistiche e paura di invecchiare

In alternativa, “se il vissuto della depressione da compleanno è incentrata sugli insuccessi, lo schema potrebbe essere tipico di una personalità che nutriva (o ancora nutre) ambizioni irrealistiche sulla propria vita“.

Ancora: “C’è chi odia il compleanno perché ha paura di invecchiare e tale timore è molto diffuso, più di quanto si possa immaginare. Le cause? In parte la nostra stessa cultura. Viviamo in una società dove il piano fisico, sociale e relazionale predominano sull’identità individuale“.

Odio compleanno

Come vivere il compleanno al meglio?

Si può, però, superare questo pensiero negativo e vivere la giornata al meglio: “C’è una tecnica psicoterapeutica, un esercizio che consiste proprio nell’invitare il paziente a immaginare un proprio compleanno nel futuro (l’ottantesimo o il cinquantesimo o il venticinquesimo, a seconda della sua età attuale), a visualizzare la scena e pensare che una persona molto importante per sé si alzi per fare un breve discorso“.

Cosa direbbe del festeggiato? Quali parole userebbe per descrivere chi è, il ruolo che ha ricoperto nella vita fino a quel momento? Cosa direbbe sul significato che il festeggiato ha per gli altri?“, continua Ines Catania.

Lo scopo dell’esercizio

Si tratta di un esercizio che aiuta la persona a mettere a fuoco i propri valori, ciò per cui vuole impegnarsi nella vita, che tipo di persona vuole essere, quali punti di forza e qualità vuole sviluppare“, specifica.

Molto spesso le persone che vengono in terapia e stanno male hanno perso il contatto con i propri valori e hanno difficoltà a definirli. L’esercizio del compleanno aiuta a riflettere su come vorremmo essere percepiti dagli altri, cosa vorremmo aver realizzato e come vorremmo essere a un certo punto della nostra vita e su quanto ci stiamo muovendo o meno in quella direzione“, precisa la psicologa.

compleanno festa

Compleanno? Assolutamente sì!

Molte persone, invece, amano festeggiare il proprio compleanno, che si tratti di farlo con pochi intimi o con molti amici, amano ricevere auguri e regali, rimangono deluse se le persone care dimenticano la ricorrenza.

Danno a questa giornata un significato importante e si aspettano che sia così per tutti, perciò rimangono amareggiate se gli altri non gli attribuiscono lo stesso valore, oppure trovano incomprensibile che altri possano vivere in modo negativo il proprio compleanno e possano preferire non festeggiarlo.

“Un evento felice da festeggiare”

Si ritiene infatti comunemente che il compleanno sia una ricorrenza gioiosa, un evento felice da festeggiare. Implica la dimensione del ricevere quindi conferma del proprio valore da parte degli altri… e a molti piace essere rivestiti di importanza ed essere al centro dell’attenzione“, sostiene la dottoressa Ines Catania.

In conclusione, la nostra intervistata lancia un meraviglioso messaggio: “Siate i migliori ‘genitori di voi stessi’ e celebrate la vostra ricorrenza con gioia come la festeggereste a vostro figlio. Perché ognuno di noi merita valore e riconoscimento!“.

Immagini di repertorio