I colori come “linguaggio emotivo dell’inconscio”: il viaggio alla scoperta della cromoterapia

I colori come “linguaggio emotivo dell’inconscio”: il viaggio alla scoperta della cromoterapia

ITALIA – Si celebra oggi, 6 maggio, la Giornata Mondiale del Colore, considerato da sempre uno degli strumenti per esprimere le nostre emozioni, sensazioni ma anche l’identità di ciascun individuo.

Ai microfoni di NewSicilia è intervenuta la psicologa Ines Catania per una riflessione sul tema, concentrandosi anche sulla cromoterapia con annessi effetti, benefici sia negli adulti che nei bambini. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

“Linguaggio emotivo dell’inconscio”

Innanzitutto, potremmo definire i colori come “il linguaggio emotivo dell’inconscio” e “conoscerli aiuta a capire meglio sé stessi e chi sta di fronte, raccontando desideri, bisogni, paure e conflitti“.

Un aforisma molto particolare ed emblematico, a tal proposito, ricordato dalla psicologa, è il seguente: “Se prendo il verde non vuol dire che intendo dipingere l’erba e se prendo il blu non significa che dipingerò il cielo. Il colore esprime lo stato d’animo dell’artista” (Vasily Grossman).

Ed è proprio così, nella quotidianità e nelle piccole cose, esuliamo dagli “stereotipi” e abbracciamo l’idea di “colorare” il nostro mondo ma a una condizione: ognuno a modo suo.

La cromoterapia: cos’è?

Tra le “medicine alternative” si inserisce la cromoterapia, volta al trattamento di disturbi di varia natura, prevalentemente di origine psicosomatica (tono umorale basso, elevato livello di stress, disturbi d’ansia, fobie, deficit immunitario, sintomatologia dolorosa localizzata, ecc).

Come funziona? “Sfruttando l’effetto della luce e delle varie gradazioni cromatiche sull’organismo, stimola il riequilibrio energetico e, nel contempo, grazie alle vibrazioni elettromagnetiche favorisce il benessere fisico e mentale“, spiega la nostra intervistata.

L’efficacia del trattamento cromoterapico

Rispetto all’efficacia assoluta per il superamento di blocchi emotivi, resistenze terapeutiche o altro, la psicologa Ines Catania ha mostrato qualche riserva.

“Considerando che la cromoterapia è una ‘terapia dolce’ in quanto non è invasiva ed è incapace di creare dipendenza, potrebbe avere una forte efficacia se associata a un’altra terapia di trattamento del disturbo. Pertanto, la definirei un intervento non elettivo, ma potenziante“, sostiene.

Si deve specificare anche che “l’utilità di un trattamento cromoterapico può variare in funzione della persona che si sottopone a esso: un individuo emotivamente più sensibile, recettivo sul piano intellettuale e motivato al trattamento, con una mente libera da pregiudizi, si pone nelle migliori condizioni per ricevere l’effetto più elevato“.

Per questi stessi motivi i bambini ne traggono il massimo dell’efficacia. Al contrario persone piuttosto rigide, sia dal punto di vista fisico che psicologico, meno attente alle proprie esperienze interiori e alle proprie emozioni e più propense a cogliere solo gli aspetti concreti della realtà, avvertono più difficilmente i benefici della cromoterapia“, precisa.

Cromoterapia e bambini

Tornando ai più piccoli, vediamo come agisce la cromoterapia e in che modo può essere utile nella crescita dei bambini. Si possono, infatti, ottenere effetti positivi per la loro salute e per il loro benessere.

Trova applicazione, per esempio, nelle coliche del lattante, nei dolori psicosomatici, nell’insonnia e più in generale nei disturbi del sonno, cioè principalmente in tutti quei disturbi che hanno una connessione con la psicologia del bambino“, afferma la psicologa.

Ancora: “Consiste nell’applicare sui punti energetici della pelle del bambino flash di luci colorate, con uno strumento simile a una pila. I colori usati dipendono dal disturbo che si vuole curare: per esempio, l’arancione favorisce la risoluzione dei problemi legati alla digestione mentre tutti i colori freddi favoriscono il rilassamento“.

Questi flash di luce trasmettono un’informazione al cervello che, a sua volta, manda un input all’organismo, mirato a ristabilire l’equilibrio. Dopo di che, la cromoterapia avrà svolto il proprio compito e il bambino avrà risolto il proprio problema“, precisa.

A ciascuno il proprio… colore

Vuoi per preferenza, vuoi per attitudine, vuoi per qualsiasi altra ragione, ma ciascuno di noi ha un colore “del cuore”. Quello che ci fa stare bene, a nostro agio, che ci trasmette serenità, allegria e quant’altro.

La psicologa Ines Catania ci offre una breve descrizione dei colori in modo da trovare un’associazione con la propria personalità. Poi ha confessato alla nostra redazione e ai lettori: “Amo visceralmente il rosso, partirò proprio da questo!“.

Rosso

Lo ama chi ha un carattere vitale, avventuroso, chi non ha paura del cambiamento e riesce, anzi ha bisogno di immergersi completamente in ogni esperienza della vita. Il pericolo è quello di cadere facilmente negli eccessi, perché l’anima del rosso non tollera le mezze misure: se ama, lo fa completamente, è sincera e schietta fino ad essere brutale“.

Simbolicamente la ricerca del rosso indica l’amore eccitato dalla passione, la necessità di muoversi, il desiderio di portare a compimento i progetti. Tutto questo può portare all’esaltazione a all’esaurimento: il rosso è un colore catabolico, vale a dire che consuma l’energia“.

Giallo

Rappresenta il Sole, per cui è amato da chi è dotato di un temperamento espansivo, curioso, intelligente e con buone abilità emotive. Tuttavia si tratta spesso di persone che mettono in atto atteggiamenti infantili. Può essere anche una persona egoista e poco costante che sente spesso la necessità di dominare le situazioni“.

Caratterialmente può trattarsi di una persona vanitosa, narcisista e orgogliosa, e può esserci la tendenza a raccontare bugie. Come un bambino, chi rifiuta il giallo è capriccioso, parla molto ma non agisce, è rumoroso, invadente e dispersivo”.

Chi è infastidito da abbigliamento e arredamento di questo colore, potrebbe vivere uno stato depressivo, una momentanea crisi esistenziale e una chiusura emotiva“.

Arancione

La preferenza per questo colore testimonia una personalità attiva, che ama lo sport e vuole avere sempre mille cose da fare, stare in compagnia e festeggiare“.

In una donna rivela un carattere deciso e indipendente, mentre per gli uomini di sottolinea una cerca capacità nell’organizzare, produrre e costruire; l’anima-uomo arancione ama fare lavori pratici“.

Lo rifiuta la persona che non si sente all’altezza dei propri desideri e si aspetta aiuto dagli altri per soddisfarli“.

Verde

Si trova al centro dello spettro luminoso ed è il colore più diffuso in natura, è ricercato e amato dalle persone affettuose e socievoli che tendono a volere una vita tranquilla e senza troppe sollecitazioni“.

È il colore di chi ha una propensione per le scienze, ma che ha difficoltà a lasciarsi andare perché tende a voler controllare le proprie emozioni“.

Chi lo cerca è capace di rinnovare se stesso, propende all’equilibrio e a vivere in armonia col proprio ambiente. Soffre i conflitti perché ha necessità di sentirsi accettato e riconosciuto dagli altri“.

Blu

Lo ama chi è emotivo e sensibile, chi ‘viaggia’ verso mondi lontani e tranquilli da cui attingere forza e capacità di recupero; chi lo sceglie è idealista, una persona che vuole avere vicino pochi e ben selezionati amici“.

Ama fare programmi per non avere sorprese, nota i dettagli. Dietro questa persona si potrebbe celare un desiderio profondo di protezione o la ricerca di un’esperienza appagante“.

Lo rifiuta chi ha una scarsa maturità emotiva o chi cerca di allontanarsi da problemi connessi con il vissuto emotivo. In questo modo si esprime il bisogno di arginare la propria emotività per paura di esserne sopraffatto“.

Viola

Lo ama chi vive ancora attaccato al mondo magico della sua infanzia, chi possiede un innato senso di fiducia, ottimismo ed entusiasmo, ma può anche nascondere immaturità e tendenza a essere poco realisti e poco propensi ad agire per realizzare“.

Può essere difficile per questa persona assumersi le responsabilità che l’età adulta inevitabilmente richiede, ma è vivo in lei il desiderio di essere di aiuto al prossimo“.

“Lo rifiuta una personalità di vedute ristrette e pregiudizievole, orgogliosa e talvolta arrogante“.

Un colore per ogni disturbo 

Tratteggiamo adesso la funzione psicologica di alcuni colori principali per il superamento delle problematiche emotive. Rosso, giallo, verde, blu: una sfumatura per ogni disturbo.

Tra le tinte più utilizzate ci sono il rosso, simbolo del fuoco e portatore di energia, che “aumenta i battiti cardiaci, frequenza respiratoria e pressione arteriosa, migliorando la circolazione del sangue e stimolando il sistema nervoso e ghiandolare, fegato e nervi sensitivi. Si usa anche contro bruciature ed eruzioni cutanee e sembra essere utile contro depressione, asma e tosse“.

Il giallo, che simboleggia la parte intellettuale del cervello, “favorisce la concentrazione e quindi lo studio; infonde felicità e gioia, migliora la digestione, purifica l’intestino e riduce il gonfiore addominale. Può essere utile agli sportivi perché aumenta il tono neuro-muscolare, la prontezza di riflessi“. Ancora, larancione invece “regolarizza le funzioni di tiroide e milza“.

Il verde, che richiama armonia e natura, “riequilibra le funzioni del corpo e calma emicrania e patologie nervose nervi“; mentre il blu, opposto al rosso, “riduce pressione arteriosa, ritmo del cuore e della respirazione, perciò ha un effetto calmante, tranquillizzante e rinfrescante. Utile dunque in caso di stress, ansia e insonnia; ma anche di infiammazione“. In particolare, “l’indaco per la cataratta” e “il celeste per dare sollievo agli occhi“.

Alla fine dell’intervista, la psicologa Ines Catania conclude con un bellissimo messaggio da tenere sempre bene a mente in ogni momento della vita: “Non ci resta altro che vivere a colori!“.