Come abbiamo già detto nelle precedenti puntate, l’amore non segue regole né schemi. Spesso ci sorprende, stravolge le nostre vite, ci porta dove meno ci aspettiamo. La storia di Roberto, un uomo che ha amato due donne contemporaneamente per tutta la vita, ne è la prova vivente. Una storia che non giudica ma che ci invita a riflettere su una versione non comune dell’amore e della famiglia.
Roberto ha sposato Anna all’età di 25 anni. Dal loro matrimonio è nato un figlio, Andrea, oggi adulto. Ma nella vita di Roberto non c’era solo Anna. Esisteva anche Giulia, con cui ha mantenuto una relazione parallela che continua sino ad oggi. Un segreto, inizialmente, poi una realtà condivisa. Entrambe le relazioni sono basate su amore intenso e profondo. La moglie e l’amante, Anna e Giulia, si sono anche conosciute e Roberto ha avuto con Giulia una figlia: Rebecca.
Questo non è un racconto di tradimenti e sofferenza. È una storia di scelte consapevoli, di un equilibrio delicato e di accettazione. Le due donne sapevano della reciproca presenza nella vita di Roberto. Non è stata certo una strada in discesa, soprattutto per Anna. Ci sono stati momenti di gelosia, di dubbi, di discussione. Notti insonni, momenti di scoraggiamento e di voglia di mandare tutto all’aria. Ma tutti e tre, insieme, hanno trovato un modo per far funzionare le cose. Hanno creato una famiglia “allargata” dove i figli si conoscono e si vogliono anche bene, considerandosi a tutti gli effetti fratello e sorella.
Andrea e Rebecca sono cresciuti all’interno di una famiglia atipica e hanno sviluppato nel tempo una profonda sensibilità alla complessità delle relazioni e del legame affettivo. Questo li ha resi più maturi e perfino orgogliosi della loro situazione. Invece di entrare in competizione per assicurarsi l’amore e l’attenzione del padre, i due fratelli hanno costruito un rapporto di complicità e di profondo affetto e Roberto è riuscito a non creare la dinamica del figlio “preferito”, come accade spesso tra fratelli.
La storia di Roberto, Anna e Giulia non è una ricetta da seguire, ma un esempio – forse insolito, certo atipico – di una relazione complessa, dove l’amore non è al singolare ma al plurale. È una storia che scuote le convenzioni, ma che allo stesso tempo ci ricorda che l’essenza dell’amore sta nella sua capacità di crescere, adattarsi e costruire legami autentici, superando spesso le rigide definizioni di ciò che dovrebbe essere una “famiglia normale”. Quella di Roberto è una famiglia che, sebbene diversa da quella tradizionale, funziona pienamente e dove la felicità conta più della conformità a modelli rigidi.
Amare due donne allo stesso tempo? Una scelta insolita ma che, in questo caso, ha prodotto un risultato inaspettatamente ricco di amore.
Tu cosa ne pensi?
Scrivimi o raccontami la tua storia su info@counselingcatania.it