A due anni esatti dall’inizio della pandemia Covid in Italia, stiamo pian piano abituandoci a convivere, con tutte le opportune precauzioni, con il virus. La vaccinazione ha certamente contribuito in maniera determinante a tale difficile “convivenza”, provvedendo negli ultimi mesi anche a vaccinare tutta la popolazione dai 5 anni di vita in su.
Una questione si è posta già in numerose fattispecie relativamente alla vaccinazione dei figli minori, in caso di genitori separati. A Chi spetta decidere in caso di disaccordo sulla vaccinazione?
Bisogna anzitutto chiarire che la decisione spetta a entrambi i genitori, e non solo a quello con cui il minorenne convive abitualmente (il cosiddetto “genitore collocatario” solitamente la madre). In linea di principio infatti, sulle decisioni di natura sanitaria, la decisione deve essere condivisa tra i genitori.
Il problema si pone quando uno dei genitori sia apertamente no-vax e quindi con la pretesa che nemmeno il figlio debba vaccinarsi. Possono pertanto sorgere forti scontri tra i genitori, entrambi a ragione o torto, in difesa di quel diritto fondamentale che è la salute del figlio minore.
Si renderà dunque necessario l’intervento di un Giudice che possa decidere legittimamente per gli interessi del figlio. In questi casi, quando quest’ultimo avrà già compiuto gli anni 12, potrà anche essere sentito personalmente dal Giudice al fine in valutarne il proprio convincimento o meno sulla vaccinazione.
Il genitore interessato, potrà proporre ricorso con il quale chiederà al Giudice di pronunciarsi sulla vaccinazione del figlio. Come detto prima se il figlio ha già compiuto gli anni 12, potrà anche essere sentito personalmente.
All’esito, il Giudice provvederà emettendo il provvedimento più favorevole per la salute del figlio. Già numerose sentenze in tal senso, hanno determinato l’autorizzazione vaccinale per il figlio, proprio in ragione di tutela della salute di quest’ultimo.
Ciò salvo che vengano eccepite particolari intolleranze, incompatibilità o altro che non permettano la vaccinazione senza preventive e specifiche analisi del caso. Il procedimento si concluderà, sussistendone i presupposti, autorizzando il genitore a vaccinare il figlio nonostante il dissenso dell’altro genitore.
Il Tribunale di Milano, con decreto del 02 settembre 2021, ha autorizzato un padre separato a provvedere, senza il consenso della madre, che si era opposta in quanto dichiaratamente no vax a vaccinare la figlia di 11 anni di età, sottoponendola a tutte le vaccinazioni obbligatorie. Il Giudice ha pertanto limitato la responsabilità genitoriale della madre, autorizzando il padre a praticare la vaccinazione in assenza del consenso dell’altro genitore.
Il Tribunale di Monza inoltre, con decreto del luglio 2021, ha autorizzato direttamente il minore a vaccinarsi contro la volontà dei genitori. In questo caso la quindicenne, ha chiesto e ottenuto in autonomia l’autorizzazione giudiziale alla vaccinazione, stante l’assoluto divieto posto dal padre separato alla vaccinazione della figlia.
Inoltre, l’ingiustificato diniego da parte del genitore alla vaccinazione del figlio, potrebbe avere anche rilievi ai fini della responsabilità genitoriale: il Giudice competente infatti, potrebbe valutare tale comportamento ai fini di un eventuale provvedimento ablativo o limitativo della responsabilità del genitore.
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