ITALIA – Questa mattina, intorno alle 8, un’esplosione ha sconvolto una villetta a due piani a Sant’Urbano, in provincia di Padova, causando la morte di una giovane madre, Alina Crenicean. La donna, di origine rumena e di 36 anni, viveva nella casa con il marito, Michelangelo Negrello, di 50 anni, e i loro due figli di 2 e 9 anni. Al momento dell’esplosione, il marito e i bambini si trovavano al piano superiore della casa, mentre la donna era nella cucina al piano terra, intenta a preparare la colazione.
Fortunatamente, Michelangelo e i bambini sono riusciti a fuggire dalla casa prima che si verificasse l’esplosione, ma purtroppo la moglie non ha avuto la stessa fortuna. Al suo arrivo sul luogo dell’incidente, il personale sanitario ha constatato il decesso di Alina Crenicean.
Le cause dell’esplosione sembrano essere legate ad una fuga di gas, ma al momento gli investigatori stanno ancora indagando per stabilire la causa esatta del disastro. Secondo l’ingegnere dei vigili del fuoco, Vicenzo Puccia, la perdita sarebbe da ricercare in una centralina GPL interrata, allacciata alla rete. Sono stati esclusi i fornelli del piano cottura, in quanto dotati di nuovi sistemi di sicurezza che si spengono automaticamente in caso di perdita di gas.
La casa, completamente distrutta dall’esplosione, presenta danni significativi ai muri perimetrali e alle strutture portanti. Nonostante ciò, il padre e i figli sono stati fortunatamente in grado di uscire dall’edificio senza riportare gravi ferite. Il bambino più piccolo è stato trasportato in ospedale in elicottero, mentre gli altri due sono stati portati in ambulanza. Tutti e tre sono stati sottoposti a controlli medici approfonditi per verificare le loro condizioni di salute, ma fortunatamente sono stati dimessi in tarda mattinata senza riportare danni gravi.
Alina Crenicean, la vittima dell’incidente, era in Italia da molti anni e lavorava a Villa Estense. La sua morte ha scosso profondamente la comunità di Sant’Urbano e dei comuni limitrofi, lasciando il marito e i figli in uno stato di shock e disperazione.
L’incidente ha richiesto l’intervento di numerose squadre di vigili del fuoco provenienti dalle vicine città di Este, Rovigo e Padova. Gli operatori, dotati di autorespiratori, hanno cercato di spegnere le fiamme e di individuare eventuali altre persone rimaste intrappolate all’interno dell’abitazione.
La tragedia ha scatenato un’ondata di solidarietà da parte della comunità locale, con numerose persone che si sono offerte di aiutare la famiglia in difficoltà. Il fratello di Michelangelo Negrello, per esempio, si è recato sul posto per dare una mano e si è bruciato alcune ciocche di capelli.
Le autorità stanno continuando le indagini per accertare le cause dell’incidente e per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.