Ucciso per salvare madre e sorella: l’ultimo commosso saluto a Giuseppe

Ucciso a colpi di pistola sabato a Crotone, la sua città, Giuseppe Parretta di 18 anni è stato oggi salutato per l’ultima volta. Diversi i suoi amici che hanno voluto ricordarlo come una gran persona e un ragazzo dal cure grande, morto per salvare la madre e la sorella. Ed è stata proprio la madre, Katia, a dire che il figlio è morto soltanto perché uno spacciatore, Salvatore Gerace, 56 anni, si era messo in testa che la sua famiglia spiasse i suoi loschi affari”.

Il ragazzo era stato ucciso in seguito a una lite fuori casa con l’uomo poi continuata anche all’interno dell’abitazione, dove si trovavano anche la madre, il fratello, la sorella e la fidanzata.

Una chiesa completamente gremita, quella dove il funerale è stato celebrato. Le persone, addirittura, si trovavano sia nella piazza antistante, che in quelle limitrofe, a evidenziare ancora di più l’affetto per il giovane e il dolore che in questo momento tutti stanno provando.

Anche la madre e la fidanzata hanno voluto ricordarlo come un ragazzo semplice, ma buono e generoso, sempre pronto ad aiutare chi tra i suoi amici ne avesse bisogno. Lo stesso ha voluto fare il sindaco della città, Ugo Pugliese, che rivolgendosi alla madre le ha detto che Giuseppe è diventato il figlio di tutti, un esempio da seguire.

Al passaggio del corteo funebre, tutte le attività commerciali della città hanno abbassato le saracinesche in segno di lutto e rispetto.