La storia di Tiziana: suicida per la vergogna e i sensi di colpa

Ha deciso di farla finita a 31 anni, impiccandosi con un foulard nel suo appartamento a Mugnano, in Toscana, dove viveva da un paio di mesi con la madre.

Quella che oggi vi raccontiamo è la storia di Tiziana Cantone, di Napoli: tutto ebbe inizio un anno fa quando, in rete, iniziano a circolare alcuni suoi video hard girati con alcuni amici. 

Prima su WhatsApp, poi su Facebook e su Twitter: la vita di Tiziana diventa un inferno. Derisa da quegli sbagli che non è riuscita a rimuovere dalla sua vita. 

Eppure, da alcuni giorni, la 31enne aveva ottenuto il diritto a far cancellare qualsiasi pagina che facesse riferimento a quei video. Il suo avvocato, Roberta Foglia Manzillo, aveva citato in giudizio Facebook Ireland, Yahoo Italia, Google e Youtube e le persone coinvolte nella diffusione dei filmini.

Tiziana, in questo tempo, aveva lasciato il suo paese, Casalnuovo di Napoli, aveva cambiato identità e ricominciato: ma, in realtà, tutto si era fermato a 365 giorni fa quando, quell’incubo, iniziò. 

Tiziana aveva già tentato il suicidio qualche tempo prima con i barbiturici ma era stata salvata in tempo. Adesso la Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio ma questo non riporterà indietro il sorriso di quella giovane napoletana vittima dei sensi di colpa.