Incentivazione delle attività educative dei figli, sostegno alla genitorialità e promozione della natalità. Sono queste le principali misure previste dal Family Act, il ddl 2459/2022 approvato il 6 aprile che delega il Governo a stabilire misure in favore delle famiglie. Lo stesso supporta altresì l’occupazione femminile e i giovani, perché raggiungano l’autonomia finanziaria.
Attività educative dei figli
Il Family Act prevede, anzitutto, misure in favore dei figli. Gli obiettivi sono: la parità di accesso ai servizi socio educativi per l’infanzia e l’adolescenza e la lotta alla povertà educativa minorile, che si manifesta in zone a rischio (soprattutto in periferia).
Tali misure sono volte a supportare le famiglie con figli:
- diversamente abili;
- affetti da patologie fisiche o psichiche invalidanti (compresi i disturbi alimentari e nell’apprendimento).
Nello specifico, si tratta di contributi economici volti ad alleggerire le spese sostenute dalle famiglie per:
- attività terapeutiche, di riabilitazione e ricreative, fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado;
- gite scolastiche;
- iscrizioni o rinnovi di abbonamento a palestre, piscine, associazioni sportive ed altri impianti o strutture;
- iscrizioni a corsi di lingua, musica, arte e teatro;
- acquisto di libri non scolastici e di biglietti di ingresso a musei, spettacoli teatrali e simili;
- acquisto di beni informatici per i figli che frequentano la scuola primaria e secondaria;
- acquisto di altro materiale didattico.
Revisione dei congedi parentali
Il Family Act contempla anche norme a sostegno della genitorialità. Al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e familiare. I genitori potranno fruire di congedi parentali fino al compimento dei 14 anni da parte del figlio. Inoltre, in caso di nucleo familiare composto da un solo genitore, i congedi saranno più flessibili.
E ancora:
- sarà possibile fruire di un permesso retribuito di durata non inferiore a cinque ore annuali per ciascun figlio, per consentire al genitore di presenziare ai colloqui scolastici;
- sarà previsto un congedo di almeno due mesi non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio, nonché un congedo per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio (superiore a quello attuale);
- per il congedo di maternità sarà aumentata l’indennità obbligatoria;
- il congedo di paternità sarà concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia e non sarà subordinato all’anzianità di servizio o lavorativa.
Promozione dell’occupazione femminile
Non meno importanti sono le misure volte a facilitare il lavoro femminile. Il ddl prevede agevolazioni in favore delle imprese per le sostituzioni di maternità e favorisce il rientro delle donne al lavoro e la loro formazione. Aiuti saranno destinati anche alle imprese femminili, per la loro costituzione e il loro mantenimento. In tutti i casi le agevolazioni saranno concesse alle famiglie in base all’ISEE e tenendo conto del numero dei figli a carico.
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