Sommerso dai debiti, si impicca nel capannone dell’azienda: aveva solo 31 anni

Probabilmente era sommerso dai debiti, stava vivendo un periodo difficile e pensava di non poterne uscirne più, così ha deciso di compiere il gesto estremo. M. P., 31 anni, di origini albanesi ma trasferitosi con la famiglia in Italia quando era bambino, si è impiccato all’interno di un capannone della sua azienda, in via Maggior Piovesana.

L’uomo era titolare di un’azienda specializzata negli allestimenti per fiere, showroom e sale congressi, e abitava a Mareno di Piave (in provincia di Treviso) con la compagna e due figli di 2 e 5 anni.

A fare la tragica scoperta un suo amico e collaboratore che, venerdì, aveva provato a mettersi in contatto con lui. Non riuscendo a rintracciarlo, il collega era andato a cercarlo e, non appena arrivato nei pressi del capannone, aveva trovato lì la macchina dell’amico, una Smart bianca.

Sul posto, verso le 22,30, sono arrivati i poliziotti, che hanno effettuato i rilievi del caso e hanno avviato le indagini. Il quadro, però, ormai sembra piuttosto chiaro, nonostante l’uomo non avesse lasciato alcun biglietto in cui spiegasse i motivi del suo gesto.