La Peste Suina Africana si sta diffondendo in alcune parti della Germania e, immediatamente, scatta l’allarme anche in Italia onde evitare di dover fronteggiare l’ennesima emergenza che metta a rischio la salute dei cittadini.
Secondo Coldiretti, sul territorio lombardo, la presenza massiccia di numerosi cinghiali metterebbe a rischio l’incolumità dei raccolti e degli allevamenti del territorio, provocando gravissimi danni economici al settore.
I cinghiali sarebbero stati individuati come possibile mezzi di trasmissione del virus e, se si considera che in Italia sono presenti circa 2milioni di esemplari di facoceri, questo potrebbe rappresentare un vero e proprio rischio.
Secondo l’assessore lombardo Fabio Rolfi la soluzione sarebbe l’abbattimento di alcuni esemplari: “Per evitare la proliferazione incontrollata della fauna selvatica e prevenire l’arrivo della peste suina in Italia serve abbattere i cinghiali. Non c’è altra soluzione“.
Secondo il Ministero della Salute “la Peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali, è altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani“.
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