ITALIA – “Siamo vicini ai nostri fratelli ucraini. La pace è possibile, non rassegniamoci alla guerra”. Lo ha detto Papa Francesco in occasione dell’Angelus a Piazza San Pietro.
In precedenza nel corso della messa celebrata nella Basilicata di San Pietro, nel corso dell’omelia ha invitato alla speranza, ad alzare lo sguardo e non lasciarsi travolgere dagli “sconvolgimenti della storia”, reiterando poi il suo accorato appello anche per le vittime della “sciagura della guerra, che provoca la morte di tanti innocenti e moltiplica il veleno dell’odio”.
“Anch’io faccio questa domanda oggi: che cosa ci sta dicendo il Signore davanti a questa terza guerra mondiale? Che cosa ci sta dicendo il Signore? Non fuggire farsi la domanda: cosa mi dice il Signore e cosa posso fare io di bene?”, chiede.
“Ognuno di noi deve interrogarsi davanti a tante calamità, davanti a questa terza guerra mondiale così crudele, davanti alla fame di tanti bambini, di tante gente: io posso sprecare, sprecare i soldi, sprecare la mia vita, sprecare il senso della mia vita senza prenderne coraggio e andare avanti?”, continua.
Inoltre, secondo il Pontefice, bisogna liberarsi “dalla tentazione di leggere i fatti più drammatici in modo superstizioso o catastrofico, come se fossimo ormai vicini alla fine del mondo e non valesse la pena di impegnarci più in nulla di buono“.
La storia umana è piena di eventi drammatici, ma “è altrettanto vero – dice Gesù – che tutto questo non è la fine; non è un buon motivo per lasciarsi paralizzare dalla paura o cedere al disfattismo di chi pensa che ormai sia tutto perduto e sia inutile impegnarsi nella vita”, ha sottolineato.
Fonte foto: Facebook, Giuseppe Conte