Non è la prima volta che l’introspezione emotiva dello scrittore romano Roberto Emanuelli entra da protagonista nei suoi romanzi accolti con partecipazione da un pubblico appassionato. Giovani donne imbrigliate nella prima stagione d’amore della loro vita, sempre alla ricerca di un’emozione che svegli un vocabolario di parole esclusivo per le donne di domani.
In libreria dal 16 aprile 2024, “Ora amati” edito da Feltrinelli percorre lo stile romantico-drammatico intrapreso da anni da uno scrittore che della sua profonda sensibilità acuita da tempeste amorose e personali è stato costretto a traslocare per lunghi periodi sulla poltrona di uno psicoterapeuta. La sua anima limpida e trasparente come un corso d’acqua in alta montagna non ha mai nascosto di essere preda ambita della pericolosa voragine dei disturbi d’ansia.
Da quel tunnel senza fine si entra una volta per non uscirne mai più, o forse una finestra che dà sul panorama pieno di spine sta solo aspettando il giusto incrocio di sillabe. Roberto Emanuelli le conosce tutte. Nell’ultimo romanzo scrive di sè al femminile con uno stato emozionale non molto lontano dalle due protagoniste di una storia inzuppata nella cronaca degli anni duemila.
Clara e Anna, due giovani donne vivono in due città diverse, Roma e Milano, lontane chilometri l’una dall’altra ma entrambe cadute dentro una relazione in prognosi riservata.
Non è un caso che un cronista di nera scriva di una “relazione tossica” in riferimento all’ampio ventaglio dei sentimenti chiuso con azioni criminali in cui la vittima è una donna.
Clara ama un uomo sposato. Clara dipende psicologicamente da un individuo collezionista di promesse che mai manterrà. È direttrice di una libreria, ama così tanto il suo lavoro al punto che ai suoi clienti consiglia la lettura di un libro aggiungendo un piccolo biglietto che recita un suo pensiero. I libri curano malattie visibili al dono della vista associato al coinvolgimento dello sguardo, e mai, non bisogna mai invertire la sequenza.
Due occhi sono pochi. Da qualche parte c’è un organo che ha fatto scorta di cuore per i giorni immolati alle folate di vento nemiche del quieto cielo. La sensibilità di Clara attira a sé un catalogo di bugie che l’innocenza di un’anima romantica come la sua riesce a convincersi che sì, magari quella è una verità sotto falso nome, ma è pur sempre proferita dalle labbra dell’uomo che ama.
Ed è proprio il trasloco nel quartier generale dell’amore che un’anima figlia di un angelo troppo custode del cuore puro, si imbatte in un limbo dantesco dal quale ne uscirà colma di croci tatuate in ogni passo di due gambe insicure.
“Quante volte mi hai data per scontata? Quante volte ti ho chiesto di prendermi la mano perché ne avevo bisogno? Per fare un pezzo di strada insieme. Per sentirmi meno sola. Perché, a volte, ho il terrore di esserci solo io in questa storia“.
Anna si muove sul binario emozionale parallelo a quello di Clara, stessa relazione logorante con un presenza maschile confusa con un nido dentro cui cullare le proprie insicurezze. Anna studia Economia alla Bocconi di Milano con un blando interesse applicato alla laurea, tanto inseguito invece dalla sua famiglia proprietaria di un’azienda. In Francesco, la giovane donna riconosce l’abbraccio pronto a proteggerla nel momento del temibile terremoto dell’anima che devasta la fortezza costruita con impalpabili granelli di sabbia.
“Amare per amarsi“, si presenta così l’ingrediente velenoso della pozione manipolata dalla strega cattiva. “Amarsi per amare” definisce la ricetta sottoscritta dall’amor proprio necessario alla crescita personale di giovani vite protese sul balcone del mondo. Non solo Clara, non solo Anna. Oltre le due protagoniste del romanzo un terzo attore ha scelto di vivere tra le virgole, gli spazi taciturni e i punti di domanda così frequenti in una relazione labile. Dopo una disastrosa disfatta delle promesse, il nuovo capitolo inventa una molla mai incontrata prima. Si cade in verticale per rialzarsi grazie a una mano calamita del tuo stesso orizzonte. Se nel disordine affettivo hai perso qualcuno, quel qualcuno sei tu.
“Ora amati”. Ora.
Tre lettere allergiche al divano su cui ha chiesto asilo una delusione annunciata.
“E poi, c’è un momento, un esatto momento, dopo aver toccato il fondo, dopo essere sprofondati fino a raggiungere il punto più basso, un momento in cui capisci che oltre non si può andare. E da quel momento inizia una fase nuova…“.
Roberto Emanuelli, lo scrittore depositario dell’anima traboccante di virtù cristalline si mimetizza in una storia che gli appartiene. Il successo della narrativa dello scrittore romano gode di ampio spazio nella vetrina dei salotti culturali in cui la voce dell’uomo che “sente” viene ascoltata dai suoi fedeli lettori.
Tutte le volte che Roberto firma le copie dei suoi libri, di certo ha inconsapevolmente salvato una donna che si è affidata alle cure di pagine scritte da un uomo con qualche etto di cuore in più.
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