Una soluzione al Coronavirus, conosciuto anche come 2019-nCov, potrebbe esserci e potrebbe arrivare nel giro di due o tre mesi. Queste sono le previsioni di Anthony Fauci, direttore del centro americano Niaid, incentrato sullo studio delle malattie infettive.
Un primo vaccino verrebbe somministrato a una ristretta cerchia di persone per studiare i possibili effetti. A preoccupare del virus, come si discute ultimamente, è il contagio che può passare inosservato, specie se la persona affetta non mostra sintomi.
Motivo per cui un buon modo per difendersi è quello di utilizzare detergenti a base di candeggina o disinfettanti con alcol o acqua ossigenata. Non solo: da ulteriori studi, sarebbe emerso che il periodo di incubazione del 2019-nCov è di 24 giorni. Quest’ultima sarebbe una novità, poiché il lasso di tempo noto finora è stato quello di 10 giorni.
Tuttavia, il limite massimo di precauzione resta di 14 giorni, in Italia, come stabilito nella riunione di oggi della task-force del Ministero della Salute.
A contribuire nella ricerca del vaccino c’è anche l’Australia, dove alcuni studiosi hanno isolato il virus di alcuni pazienti e hanno completato due sequenze.
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