Niente foto ricordo di classe: “Questione di privacy”

Niente foto ricordo di classe: “Questione di privacy”

La foto di classe, un ricordo che tutti custodiscono da qualche parte, un momento che immortala gli anni più spensierati, anche se oggi quella spensieratezza si scontra, incredibilmente, con il “diritto alla riservatezza propria e altrui“.

Arriva dalla provincia di Udine, per la precisione da Cervignano, la notizia che quest’anno l’istituto comprensivo della città ha deciso di vietare la classica foto ricordo tra alunni e professori per “questione di privacy“, come stabilito dalla dirigenza.

Un’innocua foto, scattata da un professionista e acquistata dai genitori degli studenti mette, quindi, a repentaglio la privacy… In un mondo in cui foto di qualunque genere vengono condivise quotidianamente sui social, è una motivazione che quantomeno fa sorridere per la sua “originalità”.

La preside della scuola, Tullia Trimarchi, sulla pagina Facebook dell’istituto di via Firenze ha così spiegato la scelta: “La foto di classe è stata bocciata più volte, ognuna con motivazioni differenti, la privacy l’ultima che abbiamo appreso dai giornali. Inizialmente il problema era che la fotografia non rientra nel piano per l’offerta formativa triennale e che la scuola non può favorire attività private. Proprio per questo la direzione scolastica ha indetto un bando, per ovviare al problema in modo da trovare un professionista unico per tutti. È stato trovato, ma l’autorizzazione è stata negata nuovamente, stavolta senza motivazione e senza comunicazione nemmeno al fotografo“.

Una questione, quella della privacy, che potrebbe essere facilmente risolta con la firma di una semplice liberatoria. Ma la scuola non fa marcia indietro e precisa di essersi attivata “per trasmettere ai ragazzi la consapevolezza del diritto alla riservatezza, in particolare per ciò che riguarda le immagini” e che la foto non rientra nel piano di offerta formativa.

Che fare dunque? Magari un bel selfie ricordo da postare su Facebook?