ITALIA – Paura, morte e distruzione: sono questi gli effetti della violenta alluvione che nella serata di ieri ha colpito le Marche. In poche ore si è accumulata un’abbondantissima quantità di pioggia. A sottolinearlo è stato il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che, dopo una riunione che ha avuto luogo in prefettura ad Ancona, ha parlato di “quantitativi di acqua veramente straordinari“.
All’incontro hanno preso parte anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi.
“È piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno – aggiunge – e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. È stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte“.
Un bilancio sconvolgente quello delle vittime: si contano al momento almeno 9 morti e 4 dispersi tra cui un bimbo di 8 anni. Vista la gravità della situazione, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per tutta la regione Marche.
A comunicarlo è Mario Draghi che ha aggiunto: “Il Consiglio ha anche previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro per i primi interventi. Andrò sul posto per rendermi conto personalmente dell’accaduto“. Draghi ha anche ringraziato la Protezione civile, la Regione e i sindaci “protagonisti in prima persona della presenza dello Stato“. La transizione verso le rinnovabili “è essenziale per sopravvivere, come ci dicono gli avvenimenti di ieri“, conclude.
Fonte foto Facebook – Chiara Ester Gatta