ITALIA – È morto Eugenio Scalfari, il fondatore di La Repubblica, aveva 98 anni. Nel corso della sua lunga carriera, collaborò con il Mondo, con l’Europeo, fu direttore amministrativo e responsabile dell’Espresso, prima di fondare Repubblica nel 1976 che guidò per 20 anni.
Con Espresso e Repubblica, giunsero ai vertici della diffusione lasciando un’impronta indelebile nel panorama dell’editoria.
Vasta anche la sua attività di scrittore, tra i suoi libri citiamo “L’uomo che credeva in Dio” e “Per l’alto mare aperto“.
Messaggi di cordoglio
“Scompare uno dei più grandi protagonisti del giornalismo italiano. Ci mancheranno la sua penna e la sua testa“, scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Ci lascia Eugenio Scalfari. Con la sua voce ha accompagnato la storia del nostro paese, storia di diritti, di domanda di giustizia, di libertà, di ricerca di una solidarietà autentica tra donne e uomini liberi“, lo afferma il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in un tweet.
“Una preghiera e un pensiero per Eugenio Scalfari, grande protagonista del giornalismo italiano degli ultimi decenni“, aggiunge il leader della Lega Matteo Salvini.
“Eugenio Scalfari sarà per sempre ricordato come uno dei maggiori protagonisti della storia del giornalismo italiano. Nonostante le nostre diverse visioni, politiche e non, ho sempre avuto grande stima e rispetto del suo lavoro. Possa riposare in pace“, scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
“Le agenzie hanno appena dato la notizia della scomparsa di Eugenio Scalfari, uno dei più grandi giornalisti e imprenditori giornalistici del Novecento“, così l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor in apertura della presentazione del 18esimo Rapporto di Federculture invitando la platea del Ministero della cultura a osservare un minuto di silenzio.
“Una figura – ha poi aggiunto Gotor – che ha eccezionalmente ricoperto un doppio ruolo: Scalfari non era solo una delle più valide penne del giornalismo italiano ma ha avuto anche la capacità di fare impresa con due grandi progetti editoriali, prima L’Espresso e poi Repubblica“.
Fonte foto: Ansa.it