ITALIA – Oggi concluderemo la nostra rubrica “Le buone maniere nell’era digitale”, approfondendo diverse tematiche, tra cui la decorazione della tavola per il pranzo di Pasqua, la creazione di segnaposti, la disposizione dei posti a tavola in base allo schema e alle circostanze, e infine le regole del commiato dopo il pranzo o la cena. Ogni dettaglio è fondamentale per creare un’atmosfera piacevole e conviviale, che permetta ai commensali di godere appieno della compagnia e della buona cucina. Speriamo che le nostre indicazioni siano state utili e che abbiate tratto spunto per organizzare il vostro pranzo della Pasqua in modo impeccabile.
L’abbellimento della tavola
La decorazione della tavola rappresenta un aspetto fondamentale per completare lo stile e l’atmosfera che si desidera creare per un ricevimento. La scelta della composizione centrale e delle sue varianti deve essere coerente con l‘intero allestimento della tavola. È importante tener conto delle dimensioni della composizione centrale affinché non interferisca con la conversazione tra i commensali: per questo motivo è consigliabile optare per composizioni basse. Per ottenere un effetto scenografico, si può chiedere al fiorista di realizzare una composizione che scorra lungo il centro del tavolo, seguendone la sagoma. Tuttavia, nel caso in cui si preferisca uno stile più minimalista, come ad esempio la “nuova cucina”, in cui la tavola già prevede l’utilizzo di sottopiatti, la scelta di una composizione centrale potrebbe risultare inadeguata. In questo caso si può optare per piccoli tralci che scorrono sul tavolo, mazzetti mignon o corolle sparse.
È bene evitare l’utilizzo di fiori profumati e di quelli con polline che potrebbe cadere a causa del calore dell’ambiente. Durante la festa di Pasqua, è facile lasciarsi tentare dalla creatività e dalla voglia di creare composizioni a tema con uova, pulcini e primule. Anche per pranzi tra amici al mare o in montagna, si può giocare con l’ambiente e la stagione, utilizzando foglie, sassi colorati e conchiglie per creare piccole composizioni. Tuttavia, affinché l’oggetto non perda la sua funzione di centrotavola, è importante che abbia dimensioni contenute e non diventi un ammasso troppo ricco di esemplari diversi. L’uso di candele e candelabri può completare o sostituire il centrotavola, ma è importante che anche questi oggetti siano in sintonia con lo stile della tavola e della tovaglia. In generale, è importante prestare attenzione alla scelta degli oggetti da disporre sul tavolo, evitando di crearne troppi e finire per creare confusione. Anche le dimensioni e l’altezza delle sedie devono essere considerate, in modo da evitare che il candelabro o altri oggetti ostacolino la visibilità dei commensali o implichino una posizione scomoda durante il pasto.
La creazione dei segnaposti
I segnaposti devono essere posizionati accanto ai bicchieri o nella porzione di spazio rimasta vuota sopra il piatto, dopo che le posate da frutta e dolce sono state sistemate. Il segnaposto può essere costituito da un cartoncino piegato abilmente in modo che possa reggersi da solo, oppure da un piccolo oggetto in argento, vetro o porcellana, che sia adatto a portare o sostenere il nome dell’ospite. È fondamentale che il nome sia facilmente leggibile e scritto con lo stesso stile e la stessa calligrafia o carattere, se possibile.
Nel caso di una distinzione tra uomini e donne, è consentito l’utilizzo di colori differenti. Per occasioni informali tra amici, invece, si può optare per dei cartoncini segnaposto posizionati sopra il tovagliolo, che a sua volta viene collocato al centro del piatto. In quest’ultimo caso, è possibile aggiungere la data e un motto o una frase che richiami il tema della serata, se la cena è stata organizzata con uno scopo specifico.
La disposizione dei posti a tavola
La disposizione dei posti a tavola segue una serie di norme da rispettare in circostanze ufficiali. Anche durante una cena informale tra amici, è importante seguire il criterio base di separare uomini e donne. Il posto a tavola viene assegnato in base al ruolo personale di ciascuno, non alla carica sociale dei presenti. Quindi, ad esempio, un signore più anziano deve avere il posto d’onore rispetto a un giovane rampante dirigente. In una cerimonia lavorativa, ufficiale o istituzionale, il rapporto tra i presenti è basato sulla rappresentanza della carica, ma nell’ambito conviviale prevalgono le norme di cortesia. Alcuni esempi includono il fatto che il posto di presidenza coincide con quello di fronte all’entrata principale o alla finestra, e chi siede al posto di presidenza non deve avere le spalle rivolte all’entrata principale. In mancanza di finestre o porte principali, il posto di presidenza deve ricevere l’illuminazione da sinistra.
Il posto più importante, in un pranzo o cena non ufficiale, deve essere occupato dalla padrona di casa o da una signora della famiglia che ne riveste il ruolo, mentre il primo posto d’onore è quello alla destra della padrona di casa e deve venire assegnato all’ospite maschile di maggiore rilievo. Il padrone di casa siede di fronte alla padrona, alla sua destra si trova la signora di maggior rilievo. Il posto di onore è sempre quello alla destra della persona che invita. Quindi, il ruolo di maggiore importanza è attribuito alla padrona di casa, che siede in una posizione strategica. La disposizione degli ospiti segue l’ordine della collocazione dei padroni di casa: ai loro lati si siedono gli ospiti più importanti, poi si procede utilizzando alternativamente i posti a destra e sinistra fino a esaurimento degli invitati. Se si utilizza un tavolo rotondo o una tavola rettangolare solo sui due lati maggiori, si può ottenere una centralizzazione della conversazione.
Per evitare ciò, si può utilizzare il tavolo rettangolare, che prevede i padroni di casa alle due estremità e gli ospiti sui due lati, spezzando la conversazione in due ali. Un caso particolare è la presenza di due sole coppie: in questo caso, il padrone di casa cede il proprio posto alla signora ospite e si siede alla sua sinistra, mentre alla destra della signora prenderà posto il rispettivo marito o accompagnatore. In ogni caso in cui la disposizione mette in difficoltà i padroni di casa, il padrone di casa si sposta a sinistra della signora a cui ha ceduto il posto. Se avete invitato amici che considerate equivalenti dal punto di vista del rango, fate in modo che siano attribuiti i rappresentanti di ogni coppia alla vostra destra e sinistra e a quella del vostro compagno.
Le seguenti disposizioni sono valide anche quando si cena o pranza al ristorante. Naturalmente, la padrona di casa sarà colei che ospita e la disposizione varierà in base alla posizione del tavolo nella sala rispetto alla finestra o ad altri dettagli importanti. È sempre bene che la signora possa osservare comodamente la sala, ma se si pranza in una sala con una vista panoramica dalla finestra, sarà meglio lasciare alla signora il posto con la vista migliore. Una volta decisa la disposizione, si dovrà pensare anche all’accesso al tavolo. Gli invitati saranno accolti, al loro arrivo, in un salone separato dove verrà loro offerto un aperitivo. In un pranzo o cena in casa, la padrona di casa inviterà le signore presenti a seguirla nella sala da pranzo e il padrone di casa, senza bisogno di essere esortato dalla moglie, farà lo stesso con i signori. Anche al ristorante si procederà allo stesso modo. Durante i ricevimenti di particolare importanza, il maggiordomo o uno dei domestici incaricati darà alla padrona di casa l’annuncio del momento di passare al tavolo.
Quando si servono i piatti, si rispetta l’ordine della cortesia: se la padrona di casa non è l’unica donna presente, non sarà la prima a essere servita, ma cederà questo onore alla signora di maggiore importanza, dopo di che verranno servite tutte le signore presenti. Alla fine, verrà servita la padrona di casa e si procederà a servire i signori, seguendo lo stesso criterio, in modo che il padrone di casa sia l’ultimo ad essere servito. Nel caso in cui siano presenti giovani di entrambi i sessi, la padrona di casa sarà servita prima delle signorine e il padrone di casa prima dei ragazzi. Esiste, altresì, una regola, che può sembrare vecchia, ma è ancora molto importante oggi: chi riceve il piatto per primo non dovrebbe iniziare a mangiare senza aspettare gli altri, ma dovrebbe attendere pazientemente che tutti siano serviti, fino all’ultimo. Solo allora si può prendere la posata necessaria e cominciare a mangiare. Questo vale per ogni portata e per ogni tipo di cibo servito. Se ci sono diverse signore alla tavola, a ogni portata si servirà una signora diversa per prima.
Le vivande saranno servite da sinistra e i piatti vuoti saranno rimossi da destra. La stoviglia pulita sarà posizionata esclusivamente da destra. I piatti saranno rimossi uno alla volta solo quando tutti avranno finito la portata e le posate saranno nella posizione parallela. I piatti tolti verranno appoggiati direttamente sul carrello. Non è permesso accumulare gli scarti e i resti nella sala dove il pranzo viene servito. Questo avverrà solo in cucina. Per quanto riguarda il servizio del vino, la regola da seguire è che il padrone di casa o chi ospita sia il primo a essere servito. Una volta che egli abbia dato il proprio assenso, allora gli altri commensali potranno ricevere il vino, nel rispetto delle norme stabilite. Si ricorda che la sommelier o il sommelier, se presente, sarà colui o colei che si occuperà del servizio del vino e che le bottiglie vanno prete per la verifica del contenuto. Inoltre, è importante non riempire troppo i bicchieri e prestare attenzione alle preferenze degli ospiti riguardo alla scelta del vino.
Regole su come congedarsi dopo il pranzo o la cena
La persona più importante deve essere quella a prendere l’iniziativa per i saluti. Tuttavia, in casi specifici, si può essere, un po’, flessibili: se qualcuno ha un impegno o deve alzarsi presto la mattina, può salutare specificando il motivo del commiato con un “Scusate ma…“. Si dovrebbe evitare di farlo con un tono annoiato o interrompendo una conversazione. I padroni di casa non dovrebbero mai decidere di congedare gli ospiti; anche tra amici è meglio farlo con tatto. I saluti dovrebbero essere rapidi, ma non frettolosi. Basta dire “Arrivederci e grazie per la vostra squisita ospitalità” per salutare. Per il padrone di casa invece, si può dire “Arrivederci e grazie per essere stato con noi”. È importante ricordare che, solitamente, non si dovrebbe chiamare qualcuno per nome se non si ha un rapporto di familiarità con lui/lei. Invece, si può usare un semplice “Buongiorno signore” o “Buongiorno signora”.