L’Onu considera la famiglia come il “fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”, ma la famiglia può essere vista anche come primo gruppo economico, come comunità originaria in cui scambiare cultura, tradizioni e credo di un popolo o, come riporta la Dichiarazione universale dei diritti umani, come “il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto a essere protetta dalla società e dallo Stato”.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare la giornata internazionale della Famiglia (15 maggio), istituita nel 1994 dalle Nazioni Unite.
Quest’anno la festa della famiglia ha un valore più forte a causa della pandemia in corso. Tutti noi abbiamo cambiato le nostre abitudini, ma grazie alla “costrizione” del momento di dover restare a casa, siamo stati in grado di riscoprire l’importanza degli affetti familiari.
La ricorrenza viene celebrate ogni 15 maggio da 26 anni per sottolineare l’importanza che la famiglia ricopre nella società non solo per la crescita del singolo individuo che la compone, ma anche per la crescita economica del Paese.
Ecco perché si vuole porre l’attenzione anche su tutti i problemi che hanno a che fare con le famiglie, da quelli delle finanze ai numeri demografici e così via.
Tantissime le iniziative sociali programmate in tutta Italia, da attività da svolgere insieme ai figli, a sconti nei negozi, a eventi in piazza.
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