Influenza aviaria, dopo la Russia la paura arriva in Italia. Le parole di Coldiretti
ITALIA – Dopo i 7 casi di aviaria in Russia che avrebbero coinvolto i lavoratori di un allevamento di pollame, la paura arriva anche in Italia. Secondo quanto affermato dalla Coldiretti, però, la situazione nel Bel Paese sarebbe tranquilla. Vediamo perché e in che termini.
No agli allarmismi
“Occorre intensificare la ricerca e le misure precauzionali evitando però pericolosi allarmismi che in passato hanno provocato ingiustamente pesanti danni economici alle imprese con conseguenti gravi perdite occupazionali“.
Questo è il commento della Coldiretti sull’annuncio delle autorità russe dei primi 7 casi di infezione nell’uomo del virus dell’influenza aviaria del tipo AH5N8.
“L’Italia non importa dalla Russia pollame vivo”
“L’Italia – sottolinea la Coldiretti – non importa dalla Russia pollame vivo o carne di pollame per la quale è peraltro obbligatorio indicare la provenienza in etichetta grazie ad una legislazione di avanguardia fortemente voluta dalla Coldiretti”.
“Il consumo interno è peraltro soddisfatto dagli allevamenti nazionali che utilizzano standard di sicurezza grazie all’attenta attività di controllo”, conclude.
Fonte foto Efsa.europa.eu