ITALIA – Il mondo del giornalismo piange Gianni Minà di 84anni, è morto a causa di una malattia cardiaca nella clinica Villa del Rosario. L’uomo era nato a Torino e ha iniziato la sua carriera da giornalista nel 1959 a “Tutto sport“, poi autore, intrattenitore, conduttore e documentarista. La notizia arriva tramite la pagina Facebook “Gianni Minà” in cui si legge: “Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità“.
La carriera di Gianni Minà
Ha iniziato la carriera come giornalista sportivo nel 1959 per “Tutto sport“, di cui è stato direttore dal ’96 al ’98. Negli anni ’80 ha presentato su Rai2 il programma “Rivale innovativo” di Domenica in, ospitando, tra gli altri, Federico Fellini, Eduardo De Filippo, Muhammad Ali, Robert De Niro, Jane Fonda, Gabriel Garcia Marquez e Enzo Ferrari.
Ha realizzato centinaia di reportage e interviste per la Rai e non solo. È arrivato in Rai come collaboratore dei servizi sportivi, seguendo per la rete pubblica cinque Olimpiadi, tre mondiali di calcio e i più importanti incontri di pugilato.
È stato tra i fondatori del programma L‘altra domenica. Per il Tg2, dal 1976, ha realizzato non solo servizi sportivi ma anche reportage dall’America Latina. Poi ha collaborato a Mixer, ha esordito come autore e conduttore di Blitz e ha condotto la Domenica sportiva e il talk show Storie.
Ha diretto la rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo. Collaboratore per anni di quotidiani come Repubblica, l’Unità, Corriere della Sera e Manifesto. Minà ha scritto anche numerosi libri come “Il racconto di Fidel” pubblicato nel 1988 e “Un continente desaparecido” pubblicato nel 1995.
In foto Gianni Minà