Finalmente accolta la mozione Lupi: i runners al centro del progetto economico-sociale per ripartire più forti di prima

Finalmente accolta la mozione Lupi: i runners al centro del progetto economico-sociale per ripartire più forti di prima

Finalmente è giunta la tanto attesa notizia che i runners aspettavano con impazienza, è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, come auspicato dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera, la mozione parlamentare finalizzata a semplificare la presenza di atleti stranieri nelle maratone italiane e nelle altre gare no-stadia

Era stato il presidente onorario del Montecitorio Running Club, Maurizio Lupi, a presentare e sottoscrivere il testo della mozione, poi approvata dai deputati di ogni schieramento politico presso l’Aula di Montecitorio con 413 voti a favore e 0 contrari, ottenendo il parere favorevole del sottosegretario alla salute Sandra Zampa. 

Adesso spetterà al Governo adottare le iniziative normative che consentiranno agli atleti stranieri di potersi iscrivere alle manifestazioni “no-stadia” che si svolgono sul territorio italiano (corsa e marcia su strada, corsa campestre, corsa in montagna, ultramaratona, trail running e nordic walking) basandosi sulle rispettive leggi di tutela sanitaria specifiche relative al proprio Paese di residenza, anziché dover presentare una certificazione medica agonistica rilasciata da un medico dello sport regolarmente iscritto all’albo italiano. 

Nell’occasione, i rappresentanti di tutte le forze politiche hanno sottolineato l’importanza delle maratone per il benessere e lo sviluppo del paese, in termini sportivi, culturali ed anche economici. Proprio a riguardo, il Governo intende porre le maratone e le mezze maratone al centro di un piano strategico di sviluppo economico, attivando, insieme al CONI, alla FIDAL e a Sport e salute spa, un tavolo specifico di lavoro.

I punti della mozione sono i seguenti: 

1) Consentire la partecipazione alle maratone italiane da parte di atleti stranieri con l’autocertificazione, rispettando le leggi di tutela sanitaria del proprio Paese e non quella italiana; 

2) lasciare invariate per gli atleti italiani le nostre norme sanitarie; 

3) realizzare un piano strategico di promozione delle maratone e mezze maratone italiane nell’ambito di programma di sviluppo economico che le consideri protagoniste; 

4) Costituire un tavolo di lavoro comune e permanente con ANCI, ministero Turismo e Attività culturali, CONI, FIDAL e Sport salute spa. 

L’obiettivo sarà dimostrare che correre a Roma rispetto a New York o Tokyo o Melbourne, può avere, ed avrà, lo stesso prestigio e considerazione, proprio per questo le 59 maratone italiane mirano a diventare tra gli eventi sportivi agonistici più partecipati e diffusi al mondo.

Del resto, la corsa è lo sport che più di tutti si è dimostrato prezioso per affrontare le difficoltà emotive e psicologiche legate a questo gravoso periodo “pandemico”. Velocità, coordinazione, resistenza e forza, oltre ad essere le caratteristiche che meglio identificano ogni atleta, sono anche sfide per misurarsi con sé stessi e gli altri, dimenticando per un attimo i problemi e le pressioni della quotidianità.

Negli ultimi anni, inoltre, abbiamo assistito a un’ulteriore evoluzione del concetto di maratoneta grazie alle prestazioni straordinarie di alcuni campioni della corsa, come ad esempio il maratoneta  keniano Kipchoge, il quale ha corso i 42 km infrangendo il muro fisico e psicologico delle due ore. 

Da qui nasce il desiderio di conoscere i segreti del maratoneta perfetto, peculiarità che attengono sicuramente alla genetica, che rappresenta un aspetto determinante, e alla sua assoluta “vocazione”.

In altri termini, per essere dei grandi atleti c’è bisogno sicuramente di una vita di dedizione assoluta e di sacrifici. Nella maratona, l’allenamento, il sudore, le privazioni e la dedizione fortificano il corpo, ma soprattutto l’anima, aiutandovi a dimostrare che i limiti esistono solo per essere superati. 

Proprio in tema di limiti e solidarietà, ci tengo a ricordare, inoltre, che nel prossimo mese di maggio vi sarà la Run4Hope, la staffetta podistica nazionale pro AIRC e AIL.

Stante lo stop forzato dell’anno scorso, a causa dell’esplosione della Pandemia, Run4Hope Italia nel 2021 partirà con la prima edizione della staffetta podistica ideata per legare sport e solidarietà abbracciando tutta l’Italia.

Si tratta di un evento inedito, articolato su venti staffette regionali che si svolgeranno in contemporanea in tutta Italia a fine maggio e che vedranno protagonista la onlus “Run4Hope Italia” al fianco di Fondazione AIRC per il 2021 e 2023 e di AIL nel 2022 nel 2024: una staffetta nella staffetta per contraddistinguere il primo periodo di svolgimento del progetto a cavallo tra i Giochi olimpici di Tokyo 2021 e Parigi 2024.

Per questa prima edizione quindi i fondi raccolti saranno destinati ad AIRC e più precisamente serviranno a sostenere i progetti di ricerca per la cura dei tumori infantili.

Immagine di repertorio