Farina, uovo e marijuana. Muffin “speciali” per merenda in famiglia: zia ne assaggia uno e finisce in ospedale

Può un’innocente merenda tra zia, nonna e nipote finire con un ricovero in ospedale? La risposta è sì e il motivo non è da ricondurre a una lite per futili motivi o al soffocamento causato da una mollica, bensì al contenuto stesso del pasto.

A Cremona, in Lombardia, una donna avrebbe mangiato dei muffin preparati dalla nipote di 27 anni, ma si sarebbe sentita male dopo aver addentato il dolcetto. Forti vertigini e problemi respiratori per la zia, che sarebbe stata costretta a rivolgersi al 118.

Il motivo? All’interno degli apparentemente gustosi muffin, la ragazza di 27 anni avrebbe aggiunto un ingrediente segreto: la marijuana. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Cremona, la 27enne avrebbe preparato i “dolcetti stupefacenti” per poi allontanarsi da casa. All’interno degli stessi, oltre gli ingredienti classici, avrebbe aggiunto ben 5 grammi di “erba”. Sua zia, attirata dall’odore e dall’aspetto, avrebbe assaggiato uno dei muffin, sentendosi male.

La donna sarebbe stata ricoverata all’interno dell’ospedale di Cremona a causa dei forti sintomi. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita, ma resta in osservazione.

La nipote 27enne sarebbe stata invece segnalata alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti. Da chiarire se la giovane abbia organizzato un vero e proprio scherzo (di cattivo gusto) alle parenti o se il muffin fosse destinato per altri tipi di riunioni e sia stato mangiato per una semplice coincidenza dalla zia.

Immagine di repertorio