Si trovavano tra gli scaffali di alcuni store del colosso commerciale Decathlon, li vendevano come integratori alimentari, ma di fatto erano anabolizzanti. Parliamo di centinaia di compresse che contengono principi attivi pericolosi. Un maxi blitz della guardia di finanza ha permesso di scoprire il tutto, in seguito le analisi hanno dato la conferma: gli integratori sequestrati sono dannosi.
La catena di negozi è stata coinvolta a sua insaputa: la maggior parte delle compresse sono state importate dalla Spagna, ma sarebbero state prodotte in Germania. Nell’inchiesta della Procura di Torino non è stato coinvolto il colosso commerciale che è stato ingannato.
I reati commessi dalle aziende spagnole e tedesche sono: produzione e commercio di sostanze dopanti e steroidee, frode nell’esercizio del commercio, commercio di sostanze alimentari nocive, falsa indicazione di origine, ricettazione.
Al momento attuale le sostanze steroidee utilizzate per migliorare le proprie prestazioni in ambito sportivo sono vietate dalla commissione medica del Comitato olimpico internazionale, inoltre sono incluse nella cosiddetta lista “Wada”, l’agenzia che si batte per eliminare il doping nello sport.
I disturbi cardiovascolari sono tra i possibili effetti collaterali di chi assume steroidi al di fuori di un controllo medico.