Se ci si fa un giro in rete è davvero facile incappare in informazioni di vario genere legate al mondo degli integratori naturali. Gli ultimi decenni, infatti, sono stati caratterizzati da questa ricerca continua di strumenti e metodi per migliorare il proprio impatto sulla natura e sul mondo che ci circonda, anche e sopratutto prendendo in esame l’argomento etico che solitamente viene portato avanti per scoraggiare il consumo di carne e di prodotti a origine animale.
Da diversi anni a questa parte tra i tanti super ingredienti e integratori che fanno continuamente capolino nel quotidiano è facile sentir parlare del CBD, o cannabidiolo per gli amici. Questo tipo di integratore naturale, infatti, è molto apprezzato da chi cerca di migliorare il proprio benessere quotidiano in maniera semplice senza dover per forza di cose passare per il mondo delle medicine.
A differenza dei prodotti farmaceutici, infatti, gli integratori che contengono CBD hanno effetti collaterali molto rari e che, nel peggiore dei casi, portano a una leggera sonnolenza; altro interessante pregio del CBD è il suo essere così duttile da poter essere assunto tramite oli nebulizzati con un macchinario come il Volcano vaporizzatore o topicamente sfruttando una tintura, senza dimenticare tutto l’universo dei cibi che vengono arricchii con questo olio.
Per quale motivo, però, l’olio al CBD viene considerato un alleato affidabile quando parliamo di miglioramento della propria qualità della vita? Andiamolo a scoprire insieme in questo articolo.
Per molti uno dei principali benefici derivanti dal consumo di prodotti a base di CBD è la sua capacità di modulare le risposte allo stress e ridurre l’ansia. Questo cade a fagiolo perché il nostro è un mondo con una frenesia sempre più accentuata, dove la qualità della vita dipende in maniera diretta dal quantitativo di impegni che una persona deve gestire.
Avere un alleato nel CBD, che attraverso la sua interazione col sistema endocannabinoide del corpo rende tutto più affrontabile, permette di gestire meglio le situazioni mantenendo, nel contempo, un grande equilibrio in tutti i processi biologici della singola persona.
Per coloro che lottano contro l’ansia cronica o lo stress, il CBD si è dimostrato un supporto valido, come evidenziato da numerosi studi che ne attestano l’efficacia nel promuovere un senso di calma e benessere mentale in chi ne fa uso.
Incidentalmente questa qualità del CBD va a toccare un altro parametro molto importante per le singole persone ovvero il sonno; quest’ultimo è fondamentale per essere in uno stato ottimale di salute e, in questo contesto, il CBD può giocare un ruolo fondamentale nel tentativo di migliorare la qualità e la durata del riposo notturno.
Il CBD, infatti, agendo sulle cause sottostanti ai problemi di qualità nel sonno (stress, ansia, pensieri ricorsivi, tensione muscolare) aiutano a stabilizzare i ritmi circadiano permettendo alla persona di cadere più facilmente in un sonno profondo e ristoratore; in questa maniera la persona ha più energie durante il giorno, ottenendo contemporaneamente più concentrazione durante il lavoro.
Una delle lotte che la medicina moderna continua a portare avanti con meno successo di quanto sperato è la gestione dei dolori cronici, ovvero quei dolori che permangono nel tempo. Tra le soluzioni più interessanti il CBD figura come quello dal minore tasso di tossicità, che con la sua combinazione di proprietà anti infiammatore e capacità rilassanti rendono il principio attivo particolarmente utile.
Condizioni come l’artrite o la fibromialgia, infatti, con i medicinali antidolorifici normali non vengono trattate a causa dell’alto tasso di assuefazione e di tossicità collegati; il CBD, invece, è un alternativa naturale con pochi effetti collaterali mantenendo, nel mentre, una grande efficacia.
Alcuni studi sembrano suggerire che il CBD abbia anche delle proprietà neuroprotettive e che, pertanto, sia un principio attivo molto utile per supportare la salute celebrale rallentando la progressione di malatie neurodegenerative; i processi antiinfiammatori del cannabidiolo, infatti, sembrano avere effetto anche sulle cellule celebrali.
Con i fondi che continuano a far capolino nelle tasche degli scienziati, sempre più ricerche animano le grandi riviste e tra queste ce ne sono diverse che suggeriscono un’altra capacità benefica del CBD: migliorare la salute cardiovascolare del corpo umano riducendo la pressione arteriosa e proteggendo, nel contempo, i vasi sanguigni dai danni causati dall’infiammazione e dallo stress ossidativo. Considerando che, nel nuovo millennio, le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte nel mondo possiamo senza dubbio incoronare il CBD come uno degli elementi più promettenti per un umanità più sana nel prossimo futuro.
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