Dieta bilanciata per restare in forma

Dieta bilanciata per restare in forma

L’alimentazione rappresenta il modo migliore per mantenersi in salute e anche con una linea perfetta

Mangiare bene è meno facile di quanto si pensi. Di fatto, l’eccesso di stimoli cui siamo sottoposti rende difficile distinguere con chiarezza quello che fa bene alla salute da ciò che invece è dannoso. Il sopravvento dell’alimentazione di origine industriale, la presenza costante di cibi preconfezionati, la mancanza cronica di tempo, sono solo alcuni dei responsabili.

Nelle società occidentali, infatti, si assiste a una progressiva decadenza delle abitudini alimentari. Malgrado la diffusa opulenza, infatti, sono numerosi i casi di malnutrizione che porta alla comparsa di malattie metaboliche gravi e croniche.

Eppure per rimettere a tavola alimenti sani basta un po’ di attenzione e seguire delle regole tutto sommato semplici. È bene sapere cosa ridurre, in termini di frequenza d’assunzione, e cosa invece prediligere. Specie gli alimenti caratterizzati dalla stagionalità possono aiutare le funzioni essenziali del nostro organismo.

 

Le nuove regole dell’alimentazione bilanciata

Siamo abituati a vedere la piramide alimentare come riferimento per la corretta alimentazione. Quello che non si conosce, invece, è la variabilità con cui queste indicazioni cambiano a seconda che si considerino parametri diversi.

Una delle maggiori differenze tra le piramidi alimentari proposte nell’arco degli anni riguarda proprio la datazione. Infatti, le prime classificazioni non tenevano conto di aspetti importanti che man mano sono stati aggiunti per offrire alla popolazione delle indicazioni di massima sempre più accurate.

Per esempio, adesso è noto che non devono essere scartati tutti i grassi da una buona alimentazione. È invece importante assumere quote di grassi monoinsaturi e polinsaturi in quantità precise. Anche i grassi saturi devono essere presenti nella dieta di ogni giorno. In questo numero devono essere compresi anche gli acidi grassi essenziali, gli omega 3 e 6.

I carboidrati, glucidi, non devono mancare nella dieta quotidiana. È importante che la fonte sia varia e da attribuire a cereali diversi. La varietà deve comprendere anche una fonte di fibre adeguata perché questa è importante nelle funzioni metaboliche in generale e più in particolare contribuisce a rallentare l’assorbimento degli zuccheri rallentando la manifestazione del picco glicemico.

Le proteine devono essere presenti nella dieta in quantità varia e la loro fonte deve essere accuratamente selezionata. Deve cioè provenire in parte da fonti vegetali, come i legumi, ma nella quota animale bisogna privilegiare fonti specifiche come pollame, coniglio, pesce limitando il più possibile le carni rosse.

Nessun alimento è completo

Un aspetto importante da tenere sempre a mente è che non esiste un solo alimento in grado di fornire tutti i nutrimenti utili. Infatti, ognuno concorre in misura diversa a fornire le risorse utili per il funzionamento dell’organismo. Una delle raccomandazioni più frequenti da parte dei nutrizionisti è proprio quella di non concentrarsi esclusivamente sulla conta delle calorie di un alimento.

È frequente l’esempio che illustra la possibilità di raggiungere la quota ottimale in base a peso, età e sesso assumendo solo un alimento in quantità tale da completare il fabbisogno calorico. Peccato che il nostro organismo non necessiti solo di sostanze in grado di produrre calore ma sia un meccanismo molto delicato in cui diverse sostanze concorrono al suo equilibrio.

Questo dettaglio deve farci pensare bene a cosa portare a tavola. È bene che siano sempre ricche di alimenti diversi. La varietà non deve essere confusa con la quantità o l’eccesso. Piccole porzioni di alimenti diversi concorrono a fornire le sostanze realmente utili, ma contribuiscono a rendere piacevole, vivace e stimolante ogni pasto.

 

Movimento e attività sportiva sono l’essenza del benessere

Nella nuova piramide alimentare è incluso anche un livello zero da non sottovalutare. Riguarda la necessità di svolgere delle attività fisiche quotidianamente. Mezz’ora di movimento rappresenta la migliore soluzione per attivare il metabolismo. Muoversi rende il corpo capace di assimilare e processare al meglio le sostanze assunte.

L’eccesso di sedentarietà è responsabile di diversi disturbi legati alle funzioni degli organi, schiacciati in posizioni non ottimali. Inoltre, provoca gravi errori posturali che contribuiscono a creare uno stato di disequilibrio diffuso.

Le malattie metaboliche

Rappresentano il male del nostro secolo e sono una delle conseguenze dirette di uno stile di vita che ha perso il contatto con la natura profonda dell’essere umano. Sono provocate da errori alimentari che perdurano nel tempo e che generano disfunzioni a carico di tutto l’organismo. Disturbi come il diabete, l’obesità, le malattie a carico dell’apparato cardiovascolare, sono spesso correlati a squilibri alimentari e carenze di nutrienti importanti.

Non si contano gli interventi per mezzo di integratori, siti come https://unamenteforte.it sono molto forniti. Ma è bene ricordare che farmaci e compresse non possono sostituirsi del tutto ai benefici, anche psicologici, di un pasto ben apparecchiato.