Meloni, Schlein e Cassano: chi sono le tre donne al potere alla guida di importanti cariche in Italia

Meloni, Schlein e Cassano: chi sono le tre donne al potere alla guida di importanti cariche in Italia

ITALIA – Nel panorama politico italiano le figure femminili al potere stanno assumendo sempre maggior rilevanza e protagonismo. In particolare, tre donne stanno emergendo come alcune delle più influenti e carismatiche personalità del panorama politico italiano: Giorgia Meloni, Margherita Cassano ed Elly Schlein.

GIORGIA MELONI

Leader del partito Fratelli d’Italia, eletta nel 2004 alla Camera dei deputati e in seguito sottosegretario di Stato per la gioventù e la politica sociale nel governo Berlusconi. Nel 2014 è stata eletta all’Europarlamento, dove ha presieduto la commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. Nel 2019 eletta alla Camera dei deputati, dove attualmente ricopre il ruolo di presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia.

Nel 2022 Giorgia Meloni ha fatto la storia diventando la prima donna a guidare il governo italiano. Alle elezioni politiche di quell’anno, il suo partito ha ottenuto il miglior risultato della sua storia, diventando il primo partito sia alla Camera dei Deputati sia al Senato con il 26%. Ciò ha permesso alla coalizione di centro-destra di ottenere la maggioranza assoluta in entrambi i rami del Parlamento.

Dopo le elezioni, Meloni è stata rieletta alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Abruzzo – 03 (L’Aquila) con il 51,49% dei voti. Successivamente, il 21 ottobre 2022, la coalizione di centro-destra ha indicato Meloni come candidata alla Presidenza del Consiglio durante le consultazioni per la formazione del nuovo governo condotte dal Presidente della Repubblica. Il giorno successivo, Meloni ha ricevuto l’incarico di formare il governo e ha presentato la lista dei suoi ministri.

Il 22 ottobre 2022, Giorgia Meloni ha prestato giuramento come Presidente del Consiglio, insieme ai suoi ministri, al Palazzo del Quirinale. La sua nomina è stata storica, poiché per la prima volta nella storia dell’Italia, una donna guida il governo. Il giorno successivo, Meloni ha avviato il primo Consiglio dei ministri e ha partecipato alla cerimonia della campanella con il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi.

Dopo l’inizio del governo, la rivista Forbes ha classificato Giorgia Meloni come la settima donna più potente al mondo nel 2022. La sua nomina come Presidente del Consiglio è stata un evento significativo per la politica italiana e per la rappresentazione delle donne in posizioni di potere nel paese.

ELENA ETHEL SCHLEIN, detta Elly

Una figura politica italiana che si è affermata negli ultimi anni come una delle personalità più influenti della sinistra italiana.

La sua carriera politica è iniziata nel 2011, quando è stata eletta consigliera comunale a Bologna con il Partito Democratico. Nel 2014 eletta al Parlamento europeo, dove ha lavorato sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione, dell’ambiente e della giustizia sociale. Nel 2018 si è candidata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, dove ha ottenuto il 14,3% dei voti, diventando la prima candidata donna nella storia della regione a superare la soglia del 10%.

Schlein è nota per le sue posizioni progressiste e per il suo impegno a favore dei diritti delle donne, dei migranti e dell’ambiente. Nel 2020 ha partecipato alla marcia per il clima a New York, insieme ad altre personalità internazionali come Greta Thunberg e Jane Fonda.

Negli ultimi anni, Schlein si è anche distinta per il suo impegno a favore della legalizzazione della cannabis. Nel 2019 ha presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge per la regolamentazione del mercato della cannabis a uso terapeutico e ricreativo, che ha suscitato un ampio dibattito nel panorama politico italiano.

Oltre alla sua attività politica, Schlein è impegnata anche in attività di volontariato e di sostegno alle comunità più svantaggiate. Nel 2016 ha partecipato alla missione di Medici senza frontiere a Lesbo, in Grecia, per assistere i migranti in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni.

In definitiva, Elly Schlein rappresenta una figura politica di grande rilevanza nel panorama italiano, grazie alla sua capacità di interpretare le istanze della società civile e di promuovere un’agenda progressista e innovativa. La sua attività politica e sociale è stata caratterizzata da un forte impegno per la difesa dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché per la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali.

Il Partito Democratico ha scelto la prima segretaria donna e femminista della sua storia: Elly Schlein. Definita come “l’anti-Meloni” dal leader Enrico Letta, Schlein è stata selezionata per chiudere la campagna elettorale delle politiche, un’ascesa vertiginosa che l’ha portata dalla vice presidenza della Regione Emilia-Romagna alla Camera e, ora, al Nazareno. È la più giovane segretaria che il partito abbia mai avuto e ciò in soli cinque mesi.

Il commetto di Enrico Letta apre una nuova frontiera all’accettazione di affidare il potere alle donne: “Schlein riuscirà dove io non ce l’ho fatta”.

Fino a poco tempo fa, Elly Schlein non era nemmeno iscritta al Pd. In dissenso dalla linea della segreteria Renzi, la deputata è rientrata in tempi record grazie al congresso costituente. Con Schlein, il Partito Democratico si avvia a “fare la sinistra”, come ha continuato a sottolineare per tutta la campagna congressuale.

MARGHERITA CASSANO

Diventa la prima donna presidente della Corte di Cassazione italiana. Un importante passo in avanti per l’inclusione delle donne nelle istituzioni.

La sua nomina è stata confermata in una seduta del Consiglio Superiore della Magistratura, alla presenza del Capo dello Stato italiano. Cassano succederà all’attuale presidente Pietro Curzio, assumendo il ruolo di guida del sistema giudiziario italiano.

La nomina di Cassano rappresenta un importante traguardo per le donne in Italia, che hanno fatto notevoli progressi negli ultimi anni nel campo politico e istituzionale. La sua nomina giunge in un momento in cui sempre più donne stanno assumendo posizioni di rilievo nella politica italiana, con una presenza femminile sempre più forte nei ruoli decisionali.

Cassano, che è stata presidente della Corte di Appello di Milano, ha una vasta esperienza nel campo giudiziario ed è stata nota per la sua abilità nel gestire le questioni più complesse. La sua nomina è stata accolta con entusiasmo da molte donne in Italia, che vedono in essa un importante passo in avanti nella lotta per l’uguaglianza di genere.

La nomina di Cassano rappresenta anche un importante passo avanti per l’Italia nel campo dell’inclusione e della diversità. Mentre il paese continua a lottare per superare le disuguaglianze di genere, la nomina di una donna alla guida della Corte di Cassazione è un segnale positivo del cambiamento che sta avvenendo in Italia.

PRIMI PASSI VERSO IL CAMBIAMENTO DI UN’ITALIA CHE PER SECOLI È STATA RIGOROSAMENTE MASCHILISTA

L’ascesa delle donne alle alte cariche istituzionali sta cambiando il panorama politico in molti paesi del mondo.

Paesi come la Germania, la Nuova Zelanda, il Regno Unito e la Finlandia hanno già avuto donne a capo dei loro governi, mentre negli Stati Uniti Kamala Harris è diventata la prima donna vicepresidente della nazione.

Ma cosa ne pensano gli uomini di questo cambiamento? Gli uomini che hanno dominato la scena politica per secoli stanno accettando pacificamente questo cambiamento o stanno resistendo?

Alcuni uomini si sono dichiarati apertamente a favore di questa evoluzione e hanno accolto le donne ai vertici del potere istituzionale con entusiasmo.

Altri, tuttavia, sono più diffidenti nei confronti delle donne che occupano posizioni di potere, temendo che la loro leadership possa minacciare la loro autorità e la loro identità maschile.

Ci sono anche coloro che sostengono che le donne siano meno capaci degli uomini di guidare e governare. Questo atteggiamento è spesso basato su pregiudizi di genere e non tiene conto delle qualità individuali e delle competenze effettive delle donne che guidano il potere istituzionale.

La verità è che il genere non dovrebbe essere un fattore determinante nella valutazione della leadership. Gli uomini e le donne sono uguali nelle loro capacità e competenze, e dovrebbero essere giudicati in base alle loro azioni e ai loro risultati.

Il fatto che le donne stiano assumendo ruoli di leadership in modo sempre più frequente è un segno positivo del cambiamento culturale in corso, che riconosce il valore e la competenza delle donne nella gestione delle istituzioni. Inoltre, l’inclusione delle donne nei ruoli di leadership offre nuove prospettive e modelli di comportamento che possono aiutare a promuovere una maggiore equità di genere nella società nel suo complesso.

Il cambiamento di leadership verso le donne sta avvenendo a livello globale e, sebbene ci siano ancora resistenze, l’inclusione delle donne nei ruoli di potere istituzionale può portare a una maggiore diversità e a una maggiore giustizia sociale.

Le aspettative per queste tre donne sono alte. Molte persone sperano che possano portare un cambiamento positivo nella politica italiana e un maggiore impegno per i diritti delle donne, la lotta alla violenza di genere e la tutela dei diritti umani in generale. Inoltre, ci si aspetta che queste donne possano rappresentare una nuova generazione di politici in Italia, che abbraccino idee più progressiste e inclusivi e che possano contribuire a costruire un futuro migliore per tutti gli italiani.

Articolo redatto in collaborazione con Francesca Beato