ITALIA – Elezioni “a rallentatore” in tutta Italia: lunghe file nei seggi elettorali. Una delle cause potrebbe essere il tagliandino antifrode, che anche nel 2018 causò tempi di votazione più lunghi.
Nessuna novità, dunque, il dispositivo di sicurezza – che serve per evitare compromissioni alle schede di voto -, era già stato introdotto nel 2018.
Ogni tagliando antifrode ha un codice alfanumerico che corrisponde a quello scritto nella scheda di voto dell’elettore, che gli addetti al seggio hanno cura di annotare – di entrambe le schede di Camera e Senato – sulla lista sezionale in corrispondenza al nominativo dell’elettore stesso, o nella colonna delle annotazioni.
Si tratta della parte inferiore della scheda elettorale che è perforata e successivamente al voto viene rimossa e depositata in un grosso contenitore, all’interno del quale vengono raccolti tutti i tagliandini che hanno una forma rettangolare.
Appena l’elettore esce dalla cabina e ha espresso il voto, tocca al presidente, o a un suo delegato, di staccare il tagliando antifrode e di mettere la scheda nell’urna.
Tutte queste procedure richiedono un tempo più lungo rispetto al passato, in cui l’elettore poteva mettere autonomamente la scheda dentro l’urna.