Crisi di Governo, le più famose della storia d’Italia: dall’unicità di Prodi alle più longeve

Crisi di Governo, le più famose della storia d’Italia: dall’unicità di Prodi alle più longeve

ITALIA – È da pochi giorni rientrata (almeno formalmente) la crisi di Governo – la seconda dell’era Conte dopo la mozione di sfiducia presentata dalla Lega di Salvini nel 2019 – aperta dalle dimissioni delle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e dalla conseguente uscita di Italia Viva dalla maggioranza.

Il Presidente Giuseppe Conte ha ottenuto sia la fiducia alla Camera, sia quella al Senato. L’articolo 94 della Costituzione parla chiaro: “Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere“. Dunque, il Governo Conte, seppur senza maggioranza assoluta e salvo clamorosi stravolgimenti, andrà avanti, almeno fino a quando non si scioglierà il nodo della questione voto o non voto.

Come già accennato non si tratta della prima crisi che l’Italia si è trovata ad affrontare. Certamente, però, passerà alla storia a causa del periodo e contesto nel quale viene inserita: l’emergenza Coronavirus.

Dal primo luglio 1946 a oggi, l’Italia ha avuto 66 crisi di Governo. Prima di procedere con l’excursus storico e le menzioni delle più importanti occorre certamente ripassare un po’ di definizioni.

Cosa si intende per Crisi di Governo?

La crisi di Governo è una situazione nella quale un Governo, appunto, presenta le proprie dimissioni. Può essere distinta in due tipi: Parlamentare ed extra-Parlamentare. La prima si verifica quando viene meno la maggioranza, ovvero quando il Governo non ha più la maggioranza alle Camere. In questo caso l’esecutivo può subire un voto di sfiducia e la crisi in questione è parlamentare in quanto viene ufficializzata in Parlamento. In caso di sfiducia al Governo da parte di Camera o Senato, il Presidente del Consiglio deve dimettersi. Per quanto riguarda le crisi extra-Parlamentari, vengono formalizzate con le dimissioni spontanee del Presidente del Consiglio in carica. Un esempio recente è quello del 2016, quando Matteo Renzi, a seguito della vittoria del “no” e la sconfitta al referendum costituzionale, si dimise. Altra circostanza di crisi extra-Parlamentare riguarda la dimissioni di Mario Monti nel 2012 dopo che il Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi tolse la fiducia al suo Governo.

Romano Prodi e le due dimissioni

Nella storia della Repubblica Italiana solo due volte un Presidente del Consiglio si è dimesso a seguito di voto di sfiducia. In entrambi i casi il protagonista della crisi, nonché l’indirizzato dalla sfiducia era Romano Prodi (nel 1998 e nel 2008).

Entrambi i governi Prodi sono caduti a causa di voti di fiducia persi su singole risoluzioni (nel caso del 2019 tra Lega e Conte si parla invece di vera e propria mozione di sfiducia). La prima dimissione di Prodi avvenne nel ’98, quanto il Governo doveva esaminare provvedimenti relativi alla manovra finanziaria valida per l’anno successivo. Il 4 ottobre dello stesso anno il Comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione comunista (Prc), con a capo Fausto Bertinotti, espresse “un giudizio negativo sulla finanziaria” e diede “mandato ai gruppi parlamentari per un voto contrario e per il ritiro della fiducia al Governo“. Il 6 ottobre i gruppi parlamentari di Rifondazione della Camera e del Senato riuniti congiuntamente approvarono un ordine del giorno dei capogruppo Diliberto e Marino con il quale, pur criticando la linea del partito, presero atto del mandato ricevuto di esprimere voto negativo sulla finanziaria e di ritirare la fiducia al Governo. Il 9 ottobre, intervenendo nel corso delle dichiarazioni di voto, l’on. Bertinotti ribadì la scelta del Comitato politico di Rifondazione di ritirare l’appoggio al Governo, mentre l’on. Diliberto dichiarò che la maggioranza del suo gruppo parlamentare avrebbe confermato la fiducia all’Esecutivo. Dopo votazione per appello nominale (312 sì contro 313 no), Prodi annunciò le dimissioni.

La seconda crisi del Governo Prodi avvenne a partire dal 16 gennaio 2008, quando l’allora ministro della Giustizia, Clemente Mastella, annunciò in un discorso alla Camera le proprie dimissioni a seguito della diffusione da parte della stampa di notizie relative a una vicenda giudiziaria che vede coinvolta sua moglie. Il 21 gennaio dopo la riunione dell’ufficio politico dell’Udeur, il sen. Mastella annuncia in una conferenza stampa la decisione del suo partito di non fare più parte della maggioranza di governo. Il 23 gennaio la Camera approvò, con 326 voti favorevoli e 275 contrari, una risoluzione sulle comunicazioni di Prodi. Il risultato, però, non si ripeté in Senato, dove, con 161 voti contrari e 156 favorevoli, il Governo perse la fiducia.

Le Crisi di Governo più lunghe della storia italiana

Nell’attesa di sapere quanto effettivamente durerà quella attuale, nel corso della storia della Repubblica Italiana le 4 crisi di Governo più lunghe riguardano, in ordine cronologico: Governo Andreotti I (1972, 121 giorni), Andreotti V (1979, 126 giorni), Governo Dini (1996, 127 giorni) e il sopracitato Prodi II (2008, 104 giorni). In tutti e quattro i casi la conclusione portò allo scioglimento anticipato delle Camere e alla fine della legislatura.

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