ROMA – Draghi al bivio tra governo e crisi. Alle 9.30 le comunicazioni al Senato (fiducia in serata), giovedì alla Camera.
Una giornata quella di ieri cominciata con alcuni spiragli per una conclusione positiva della crisi politica, continuata sul filo della tensione nella quale tutti hanno tenuto le carte coperte, e terminata con nuovi spiragli di ottimismo dopo il vertice a Palazzo Chigi tra Mario Draghi e il centrodestra.
Un incontro andato bene, si sottolinea in ambienti di governo. Tanto da far commentare a Enrico Letta: “Domani sarà una bella giornata“.
Per Matteo Renzi l’unico problema rimasto è “se Conte esce dalla maggioranza, tanto ormai tutti sappiamo che Draghi rimarrà“.
Intanto sono arrivati a quota 1.861 i sindaci che hanno sottoscritto l’appello a Mario Draghi ad andare avanti in nome della stabilità.
Si tratta di un lungo elenco che va dalle grandi città ai piccoli comuni, con una rappresentanza di diverse forze politiche e liste civiche, anche di centrodestra.
“Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo. Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità“.
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