Economia

Tetto contante fino a 5mila euro, la novità del 2023: come evitare le multe “salate”

ITALIA – Novità a partire dall’inizio del nuovo anno, un cambiamento che riguarderà tutte le persone che si trovano sul territorio italiano.

Infatti, dal 1° gennaio 2023 il limite massimo per pagamenti cash è a 4.999,99 euro. Una cifra maggiore può portare a una multa.

Il testo della Legge di Bilancio passa al Senato che ora è chiamato ad approvarla entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.

PAGAMENTI CON IL POS

Sul fronte dei pagamenti col Pos, dopo tante polemiche, la maggioranza è tornata sui suoi passi e dunque non verranno cancellate le multe per quei commercianti o professionisti che rifiutano i pagamenti con carta o bancomat.

TETTO MASSIMO SUL PAGAMENTO IN CONTANTI

L’innalzamento al tetto sul contante che secondo le norme vigenti dal 1° gennaio sarebbe dovuto scendere a mille euro e invece sarà alzato a 5mila euro.
Si tratta dell’ennesima modifica al limite sui pagamenti cash: basti pensare che dal 2010 a oggi la soglia è stata modificata ben 7 volte passando da un massimo di 12.500 euro a un minimo di mille euro.

Le nuove norme valgono sia per chi effettua il pagamento che per chi riceve il denaro: entrambi i soggetti possono essere sanzionati in caso di inosservanza di quanto detto in precedenza.

Per evitare di essere multati e rispettare il tetto al contante è possibile effettuare il pagamento in modalità mista, ovvero una parte in cash e l’altra tramite strumenti tracciabili. Il trasferimento in contanti dovrà essere inferiore alla soglia consentita, oltre la quale è obbligatorio l’utilizzo di meccanismi di pagamento tracciabili.

VERSAMENTI E PRELIEVI SUL PROPRIO CONTO CORRENTE

Diverso il discorso per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente: non essendoci trasferimento di denaro nei confronti di un altro soggetto non sono soggetti ai divieti.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per fare luce sulla questione, ha affermato che il tetto al contante è stato alzato perché avere una soglia bassasfavorisce la nostra economia” perché “siamo in un contesto europeo e a livello europeo non esiste un tetto europeo al contante“.

LE MULTE IN CASO DI INFRAZIONE

Per esempio per un pagamento di 6mila euro, dal 1° gennaio 2023 si potrà pagare una quota in contanti fino a 4.999,99 euro e il resto tramite carta di credito o bonifico.

Le multe per chi non rispetta il tetto dovrebbero essere di mille euro per i privati cittadini e tra 3mila e 15mila euro per i professionisti.

Filippo Rubulotta

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Filippo Rubulotta
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