Tampon tax dal 22% al 10%, vittoria culturale prima che economica: gli assorbenti costeranno di meno – SONDAGGIO

Tampon tax dal 22% al 10%, vittoria culturale prima che economica: gli assorbenti costeranno di meno – SONDAGGIO

ITALIA – Dopo anni di tentativi, promesse non mantenute, dibattiti e polemiche, adesso l’Iva sugli assorbenti si abbasserà dal 22% al 10%.

Il Governo Draghi, infatti, avrebbe annunciato che nella prossima legge di Bilancio ci sarà una riduzione dell’aliquota dell’Iva. Il taglio sarà operativo per la Manovra del 2022.

Soluzione di compromesso

Una soluzione mediana, che accoglie maggiori consensi anche se la proposta iniziale era di farla scendere fino al 4%. Quando si portò avanti in Aula l’idea per la prima volta, però, fu boicottata, accolta con risatine e un velo di imbarazzo.

Prima di poter cantare vittoria si dovrebbe arrivare, invece, a considerare gli assorbenti come beni di prima necessità, per i quali infatti l’imposta è dal 4%, e non come beni di lusso al pari di sigarette, “gratta e vinci” e computer.

Addio ai tabù

Il Governo Draghi è pronto a compiere un passo in più e a tentare la “rivoluzione”. Si tratta di una vittoria culturale e non soltanto economica che fa “risvegliare” il mondo e rispolvera vecchi tabù da accantonare necessariamente.

Le mestruazioni diventano un argomento principe, tanto che se ne discute a tavolino in Parlamento e il ciclo smette di essere un tema solo “da donne”.

Tampon tax, introdotta nel 1973

Sono passati ben 48 anni da quando la Tampon tax è stata introdotta per la prima volta nel 1973. All’inizio era una tassazione del 12% ma, nel corso del tempo, è cresciuta fino ad arrivare al 22%.

Nel 2016 è stato preso l’argomento in Aula e da lì sono iniziati innumerevoli dibattiti per vedere il da farsi e per avanzare l’idea di una riduzione o abolizione.

Tante proposte di legge, ma nessuna vide la luce. Oggi, nel 2021, arriva il primo segnale positivo da parte del Governo.

L’Italia è sulla strada giusta

In questo modo, abbassando l’Iva al 10%, l’Italia percorre la strada giusta: si tenta di allineare agli altri Paesi europei, colmando sempre più il divario, anche se ancora rimane tra gli Stati più “cari”.

C’è ancora tanto da fare, dato che la Tampon Tax, per esempio, in Germania è del 7%, in Francia 5,5%. Il Lussemburgo è passato dal 17% al 3% e addirittura in Irlanda è stata eliminata del tutto.

Tampon tax

“Il ciclo non è un lusso”

Il ciclo non è un lusso. Lo diciamo da tempo e da tempo ci impegniamo perché questa consapevolezza diventi un atto concreto. Speriamo dunque che in occasione della legge di bilancio si possa procedere all’abbassamento dell’Iva sui prodotti igienici femminili, come da noi richiesto anche nella scorsa manovra finanziaria attraverso un emendamento. Le prime notizie ci sembrano positive“, commenta l’Intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità.

Va superata una tassa ingiusta, che tratta beni di prima necessità come fossero beni di lusso. Bisogna dare un aiuto reale alle tante ragazze e alle tante donne che, in Italia, hanno pagato pesantemente la crisi. Abbassare l’Iva sugli assorbenti è una richiesta indirizzata, ancora una volta, alla politica, al parlamento e al governo da diverse associazioni di donne attraverso varie iniziative, dalla campagna Stop Tampon tax a quella di Tocca a noi. Non perdiamo questa occasione preziosa“, conclude.

Una conquista

Le donne vedono questa riduzione come una conquista: si potranno comprare gli assorbenti a un prezzo lievemente ridotto. Ma, in fondo, è un traguardo che vale per tutti: festeggeranno anche gli uomini, dato che in famiglia si spenderà meno.

Quel che è certo, al momento, è che gli assorbenti non sono un “accessorio”, ma una necessità per le donne. La questione, infatti, va trattata in tal senso.

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