Quali sono le scadenze fiscali di maggio 2021: dal Modello 730 fino all’imposta sui servizi digitali

Quali sono le scadenze fiscali di maggio 2021: dal Modello 730 fino all’imposta sui servizi digitali

ITALIA – Il mese di maggio, oltre a essere mite e portatore di bel tempo, quest’anno è anche mese di scadenze fiscali e di adempimenti da compiere, sia per singoli cittadini (persone fisiche) che per le persone giuridiche. In questo mese appena iniziato, però, non mancano anche importanti appuntamenti per accedere a supporti economici, in linea anche con l’attuale crisi.

Ecco, quindi, le scadenze più importanti dei prossimi giorni:

Modello 730

Entro il 10 maggio, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei cittadini il modello 730 precompilato. Ricordiamo che quest’ultimo è fondamentale per portare a termine la dichiarazione dei redditi entro settembre. Dopo essere entrati in possesso del modello 730 precompilato, si consiglia comunque di verificare che tutte le sezioni siano state precompilate correttamente ed eventualmente correggerlo e integrarlo.

Sono molte le novità di questo 2021: infatti, nella dichiarazione dei redditi di quest’anno, saranno inseriti superbonus del 110% e il bonus facciate.

Per accadere al modello 730 precompilato si dovranno utilizzare una delle seguenti credenziali: SPID (identità digitale), Carta di identità elettronica 3.0, Password e Pin del profilo Inps, dati di accesso Fisconline.

Scadenze periodiche IVA, INPS e INAIL

La scadenza canonica degli adempimenti IVA, INPS e IRPEF sarebbe il 16 maggio 2021, però, considerando che sarebbe domenica, l’appuntamento scala a lunedì 17.

Vediamo, in primis, le scadenze per persone giuridiche e fisiche relative l’Imposta valore aggiunto (IVA):

  • i contribuenti trimestrali dovranno versare l’IVA a debito del 1° trimestre, con l’utilizzo del modello F24 – codice tributo 6031;
  • i soggetti mensili, dovranno versare i contributi di Aprile, sempre con modello F24 – codice tributo 6004.

Analizziamo le scadenze relative i contributi INPS:

  • dovrà essere effettuato il pagamento dei contributi dovuti sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti di competenza per il mese di aprile, sempre attraverso modello F24;
  • i soggetti committenti dovranno versare i contributi relativi alla gestione separata INPS dovuti sui compensi di aprile;
  • bisognerà versare i contributi della prima rata (fissa), (relativa al trimestre gennaio, febbraio e marzo) calcolata sul reddito minimale, mediante modello F24;
  • da pagare anche le ritenute alla fonte di aprile 2021 (compensi per l’esercizio di arti e professioni – provvigioni per intermediazione – retribuzioni di lavoro dipendente), sempre attraverso modello F24 – codice tributo 1040.

Infine, scade il 16 maggio il termine per il versamento della seconda rata INAIL per i datori di lavoro che hanno scelto la rateazione del premio.

Scadenze Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (Enasarco)

Entro il 20 maggio 2021, i contribuenti dell’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (Enasarco) dovranno versare i contributi del 1° trimestre.

Per pagare, sarà necessario accedere nella propria area riservata inEnasarco, l’impresa preponente compila la distinta online, inserendo le provvigioni dei propri agenti: in automatico verrà calcolato il contributo dovuto.

Imposta sui servizi digitali (Web tax)

Dopo vari slittamenti, il 17 maggio 2021 è la prima scadenza per quanto riguarda l’imposta sui servizi digitali. Ricordiamo che l’imposta sui servizi digitali (Digital Service Tax) si applica nella misura del 3% sui ricavi derivanti dalla fornitura dei servizi:

  • di veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia;
  • di messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale che consente agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi;
  • di trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale.

La tassazione, in pratica, riguarda la pubblicità digitale su siti e social network, l’accesso alle piattaforme digitali, i corrispettivi percepiti dai gestori di tali piattaforme, e anche la trasmissione di dati “presi” dagli utenti.

Un ricavo è imponibile se l’utente del servizio digitale è localizzato nel territorio nello Stato. Per i servizi di pubblicità online, l’utente si considera localizzato nel territorio dello Stato se la pubblicità appare sul proprio dispositivo nel momento in cui è utilizzato nel territorio dello Stato. La localizzazione nel territorio italiano del dispositivo è determinata sulla base dell’indirizzo IP. Sono soggetti al pagamento della digital tax gli esercenti attività d’impresa che, nel corso dell’anno solare precedente a quello in cui sorge il presupposto impositivo:

  • realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni euro;
  • percepiscono nel medesimo periodo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni euro nel territorio italiano.

Per il versamento, bisognerà utilizzare il modello F24, da trasmettere in modalità telematica, utilizzando i codici tributo:

  • 2700 – Imposta sui servizi digitali
  • 2701 – Imposta sui servizi digitali – Interessi
  • 2702 – Imposta sui servizi digitali – Sanzione

Scadenza domanda per accesso contributo a fondo perduto

Il bonus contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni, consiste nell’erogazione, da parte dall’Agenzia delle entrate, di una somma di denaro o, a scelta irrevocabile del contribuente, di utilizzare l’intero importo come credito d’imposta, a favore di tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

Si ricorda che sono due i requisiti specifici per accedere al nuovo contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni:

  • aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro;
  • aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30 per cento.

Imposta di bollo

Scade, infine, il termine per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche relative al primo trimestre 2021. I contribuenti che hanno un debito inferiore ai 250 euro possono optare per il pagamento semestrale.