Niente obbligo di Pos per i tabaccai, esenzione per sigarette e valori bollati: il rimedio possibile

Niente obbligo di Pos per i tabaccai, esenzione per sigarette e valori bollati: il rimedio possibile

ITALIA – L’avviso è arrivato durante il T2000 di Catania, evento itinerante dedicato agli operatori del settore: il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, ha completato l’istruttoria propedeutica all’esenzione dalla norma per i gestori di tabaccherie.

Dallo scorso 30 giugno i commercianti, gli artigiani e i professionisti sono tenuti ad accettare pagamenti elettronici, pena una sanzione pecuniaria.

Il POS obbligatorio lascia fuori i tabaccai, che saranno esonerati dall’applicazione delle sanzioni in caso di mancata accettazione di carte e bancomat per alcune spese specifiche.

Beni di monopolio, valori postali e valori bollati resteranno fuori dall’obbligo. Si tratta sostanzialmente di sigarette, marche da bollo, ma anche a titolo di esempio i francobolli. La ragione della norma è di evitare che le commissioni addebitate per i pagamenti con carte e bancomat erodano il già modesto guadagno previsto per i beni individuati dall’Agenzia delle Dogane. Una novità che non avrà ricadute sul fronte dei controlli fiscali, considerando le regole previste che già tutelano gli interessi dell’Erario.

Da tempo la categoria dei tabaccai lamentava l’incongruità dell’applicazione generalizzata dell’obbligo, stabilito per combattere l’evasione fiscale. Assotabaccai, in una nota di giugno, aveva criticato l’imposizione dell’obbligo definendolo “un controsenso”. Si chiedeva, quindi, al governo di prevedere un’eccezione alla normaper quanto riguarda i generi di monopolio”, anche perché – lamentava Assotabaccai – la misura avrebbe rischiato “di aumentare gli oneri, a volte più alti dello stesso margine di guadagno“.

Nel complesso, sono quasi 50mila le tabaccherie che potranno beneficiare dall’esenzione dall’obbligo di accettare pagamenti con carte o bancomat e che potranno quindi sfuggire al regime sanzionatorio previsto con decorrenza dal 30 giugno scorso.

IL RIMEDIO POSSIBILE

Il rimedio per ovviare a questo genere di incongruenze potrebbe essere rappresentato dall’applicazione per i pagamenti digitali e il trasferimento di denaro tramite Internet denominata Satispay. Da ricordare che con questa piattaforma non vengono tassate le transazioni al di sotto dei 10 euro, il che sarebbe utile specialmente per prodotti come le sigarette.

Si tratta di:

• generi di monopolio, per i quali l’aggio è pari al 10 per cento del prezzo di vendita al pubblico;

• valori postali, con aggio del 5 per cento;

• valori bollati, con aggio determinato a seconda della relativa tipologia.

La sanzione amministrativa pecuniaria prevista in caso di mancata accettazione dei pagamenti con POS è composta da due voci: una multa dall’importo fisso, pari a 30 euro, alla quale si affianca la somma aggiuntiva del 4% calcolata in base al valore della transazione.