ROMA – Nella serata di ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il documento programmatico di bilancio per la manovra per il 2022 da 23 miliardi di euro (1,2% del PIL), di cui 8 riservati al taglio delle tasse.
Si tratta della prima manovra proposta dal premier Mario Draghi che dovrà essere inviata a Bruxelles per essere esaminata.
Non è, comunque, la bozza definitiva. Il documento, infatti, potrà essere sottoposto a modifiche, specialmente a seguito dell’imminente dibattito tra i partiti che precederà il varo della legge di bilancio.
Come detto, la manovra prevede 8 miliardi per il taglio del cuneo fiscale, una cifra che non accontenta Forza Italia e Italia Viva che chiedono almeno 10 milioni. Al vaglio anche i numeri relativi il Reddito di Cittadinanza.
Nella manovra, infatti, sarebbero previsti 8,8 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto allo stanziamento originario. Tra gli argomenti da discutere anche le pensioni e l’addio di Quota 100, con la Lega che chiede l’uscita in due passaggi: Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023.
Trovano spazio anche i rinvii di plastic tax e sugar tax, mentre per quanto riguarda l’Iva sugli assorbenti è previsto il taglio dal 22% attuale al 10%. In precedenza, era emersa la possibilità di un taglio fino al 4%.
Dovrebbero essere rinnovati, invece, i Superbonus e gli Ecobonus. Assente, per ora il bonus per il rifacimento delle facciate. Ancora in fase di discussione il tema della riforma degli ammortizzatori sociali. Possibile l’esonero per lavoratori provenienti da aziende in difficoltà.
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