ITALIA – Quella del 2022, oltre ad essere una delle più calde estati di sempre, potrebbe essere anche tra le più “salate”, e non per l’acqua del mare, ma per l’arrivo del “caro spiagge” che potrebbe colpire diversi stabilimenti balneari italiani e siciliani con un aumento medio del 10% in più rispetto all’anno scorso.
In ogni caso, l’Unione Nazionale dei Consumatori ha stilato una lista di consigli per risparmiare in vacanza. Infatti, le spiagge libere sembrano sempre meno, ma ci sono, anche se gli italiani non vogliono rinunciare alle strutture con lettini, ombrelloni e bar attrezzati, a loro volta però a pagamento con costi spesso salati.
L’effetto tra i siciliani (indagine)
Allo stesso tempo da noi in Sicilia non sembra avvertirsi l’effetto caro spiagge, anche secondo una nostra indagine in una nota agenzia di viaggi catanese; la fanno da padrone sull’Isola i villaggi turistici così come all’estero, per andare al mare. Per il resto, secondo i dati forniteci, non risulterebbero numeri scoraggianti per il turismo sulla spiaggia.
Singolare episodio a Napoli
“Spiagge care e a numero chiuso“. È questo il grido di protesta dei bagnanti napoletani nei confronti del caro spiagge, proteste anche dei comitati contro il caro lidi nella città e il numero chiuso per accedere alle spiagge comunali. Una protesta che è scoppiata pochi giorni fa a Napoli, simboleggiata anche da un’invasione di canoe e Kayak per rivendicare il diritto al mare.
L’appello dei comitati al sindaco Manfredi
Al primo cittadino di Napoli neo eletto, Gaetano Manfredi, è stato chiesto di ritirare la delibera, da parte dei comitati che sostengono che il vero responsabile sia il sovraffollamento delle spiagge pubbliche, che si dovrebbe risolvere allargando gli spazi e non riducendo il diritto di andare al mare ai propri cittadini.
Situazione abbastanza risolvibile
Aggirare il caro, almeno sull’Isola, non dovrebbe essere complicato dato che si stanno studiando diverse agevolazioni sia economiche che di struttura, per bagnanti locali e turisti, specialmente in località come Taormina dove il flusso di turisti pullula sempre nella bella stagione. Stessa cosa, quello che si è fatto nel capoluogo etneo con la nuova spiaggia libera e i solarium di piazza Europa. Il passaparola sarebbe quindi agevolazione costi, qualità e sicurezza per i bagnanti.
Foto di repertorio