ITALIA – Previsti 60 euro per gli abbonamenti ai mezzi pubblici per studenti e lavoratori con un reddito inferiore a 35mila euro.
Si tratta del cosiddetto bonus trasporti pubblici 2022 dettato dal decreto Aiuti che propone un’altra misura a sostegno della cittadinanza.
Ricordiamo che il Decreto Aiuti ha l’obiettivo di incentivare il consumismo attraverso dei bonus messi a disposizione per gli italiani per limitare i danni economici causati dal conflitto Russia-Ucraina. Si ridurrebbe così anche l’impatto ambientale con un netto risparmio economico.
Per garantire la copertura della misura, è stato istituito un apposito fondo da 100 milioni di euro, inseriti nella manovra di 14 miliardi del Consiglio dei ministri.
Il ministro delle Politiche Sociali e del Lavoro Andrea Orlando ha spiegato che il bonus potrebbe esser utile per ridurre le spese legate al carburante e per incentivare i cittadini a usare mezzi più ecologici, prediligendo metro, autobus e così via.
Il bonus – previsto dal 17 maggio al 31 dicembre 2022 – può essere richiesto attraverso un’apposita piattaforma informatica in cui inserire la richiesta, che seguirà l’ordine di arrivo e, in base ai fondi stanziati si potranno aggiudicare il bonus poco per una platea di più di un milione e mezzo di utenti.
Sarà presto attiva, presumibilmente entro i prossimi 60 giorni, con tutte le indicazioni del caso. Data la quantità di domande previste il rischio tilt della piattaforma potrebbe essere plausibile.
Gli abbonamenti inclusi sono i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ma anche per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Il bonus trasporti pubblici può essere richiesto da studenti o lavoratori, poco cambia. L’unico requisito richiesto è che sia stato dichiarato, nel 2021, un reddito personale lordo annuo non superiore ai 35mila euro.
Rientrano redditi imponibili ai fini fiscali, non quelli da pensione o affitti. Se la soglia non viene superata, è possibile accedere al sussidio senza problemi.
Sarà pari al 100 per cento della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 60 euro.
Accertati i requisiti e dopo che la domanda è andata a buon fine, si ha diritto al bonus, che è personale, destinato e non cedibile.
Questo significa che, in una stessa famiglia, per avere accesso al sussidio, ciascun componente, che sia studente o lavoratore, deve avanzare una propria richiesta.
Ancora non è noto se sarà necessario acquistare prima un abbonamento per ottenere un rimborso o se le modalità di erogazione saranno diverse.
Foto di Free-Photos da Pixabay
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