ITALIA – Il nuovo anno rappresenta un’occasione per ricominciare da zero e magari – perché no – anche per cambiare auto.
Come riportano i colleghi del Corriere della Sera, già a febbraio potrebbe essere approvato un decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In questo modo verrebbero stanziati 930 milioni di euro per gli incentivi, destinati proprio a chi vuole acquistare un’altra macchina.
L’obiettivo di questa misura sarebbe indurre i cittadini a comprare auto che, in quanto nuove, avrebbero anche un impatto minore sull’ambiente. Sarebbe un grande passo avanti se si pensa che oggi il parco auto italiano è composto da 11 milioni di macchine di categoria Euro 3, se non più bassa, e quindi responsabili di un alto livello di inquinamento.
L’importo dell’incentivo dipenderà dall’alimentazione dell’auto (saranno agevolati soprattutto coloro che intendono acquistare un’elettrica), dalla rottamazione e dal reddito dell’acquirente.
Sarà stabilito anche un prezzo massimo: nel caso delle ibride, ammonterà a non più di 45mila euro, invece le elettriche e tutte le altre non supereranno i 35mila euro (Iva esclusa).
Un bonus extra sarà riservato con molta probabilità a chi ha un ISEE sotto i 30mila euro.
L’incentivo a cui si avrà diritto potrà rientrare tra i 1.500 e i 13.750 euro.
La somma massima potrà essere ottenuta in un solo caso: se si ha un ISEE sotto i 30mila euro, si rottama un’auto molto inquinante (da Euro 2 in giù) e si compra un’auto elettrica che costa meno di 35mila euro (Iva esclusa).
Se si vuole comprare la stessa auto, ma non si rottama nessun altro veicolo, si avrà diritto a un incentivo pari a 6mila euro.
Se si acquista un’auto ibrida che costa fino a 45mila euro, il bonus potrà andare da 5mila a 10mila euro, sempre in base al reddito e alla rottamazione.
Per le auto ibride semplici e gli altri tipi di alimentazione che costano fino a 35mila euro sarà possibile usufruire di una somma più bassa. In caso di rottamazione, si potranno ricevere dai 1.500 ai 3mila euro, a prescindere dal proprio ISEE. Senza rottamazione non si avrà diritto al bonus.
Nella bozza del decreto sarebbe riservato uno spazio anche al “leasing sociale“, un incentivo a noleggiare auto a lungo termine, nel caso in cui si tratti di macchine che rispettino i criteri dell’ecobonus e il noleggio duri almeno tre anni.
Si tratta di un modo per permettere a chi prende un auto in leasing di accedere a veicoli meno inquinanti. Per questa misura, che sarà sperimentale, dovrebbero essere stanziati 50 milioni di euro.
La bozza del decreto coinvolge anche i taxisti, che saranno agevolati con il raddoppio del contributo già esistente, nel caso in cui decidano di sostituire la propria auto. L’agevolazione sarà destinata a chi ha vinto il concorso straordinario per il rilascio di nuove licenze e chi può effettuare il noleggio con conducente.
Il tetto massimo del bonus sarà pari a 18mila euro per le piccole aziende di trasporto cose che acquistano un nuovo mezzo commerciale.
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