Aumenti in busta paga 2024: questo è quanto ha confermato la Legge di Bilancio per l’anno in corso. In particolare, è stato disposto un aumento delle retribuzioni per i redditi bassi col taglio del cuneo fiscale.
Con l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, dal primo gennaio sono arrivate anche novità su deduzioni e detrazioni per lavoratori, nonché aumenti per i dipendenti pubblici.
In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono le novità sugli aumenti in busta paga dal 2024 secondo quanto introdotto dalla Legge di Bilancio in vigore dal 2024.
Prevista anche una tassazione agevolata per i premi di produttività e per i fringe benefit fino a 2mila euro (per chi ha figli) o mille euro per tutti.
Il collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 prevede anche la riforma IRPEF 2024 con il passaggio da quattro a tre aliquote fiscali.
Tutto questo comporta aumenti in busta paga, oltre che detrazioni e deduzioni previste dalla riforma fiscale approvate con Decreti appositi.
La misura prevede un esonero contributivo del 6% per i redditi fino a 35mila euro e del 7% per i redditi fino a 25mila euro, vale dal primo gennaio 2024 al 31 gennaio 2024. È la riconferma del cosiddetto “bonus lavoratori dipendenti”.
Previsti anche aumenti con i rinnovi dei Contratti Pubblici. Infatti, il Bilancio 2024 include il rinnovo dei contratti del pubblico impiego con l’adeguamento degli stipendi all’inflazione.
Il Governo Meloni ha stanziato 5 miliardi di euro a tal fine.
Riconfermato il bonus dipendenti pubblici contro il caro vita, il cui importo è pari all’1,5% della retribuzione spettante. In particolare, il Governo dispone l’incremento (anticipato già dal mese di dicembre 2023) a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.
Fringe benefit potenziati dalla Legge di Bilancio. La soglia di non imponibilità, infatti, è stata fissata entro i 2mila euro per i dipendenti con figli.
I fringe benefit sono compensi non monetari offerti dai datori di lavoro ai dipendenti oltre al salario base e in molti casi sono inclusi in busta paga. Previsti poi, fringe benefit fino a mille euro per tutti. Nel 2024 benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa.
Arriva anche di nuovo il bonus estate che detassa lavoro festivo e notturno per il comparto turistico. Questa misura prevede quindi, nuovi aumenti in busta paga dal 2024 per i lavoratori dipendenti del comparto.
Collegata con la Legge di Bilancio 2024, è stata avviata anche la riforma IRPEF 2024. Il Governo apporta disposizioni relative all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2024, mirando a ridefinire le aliquote e i livelli di reddito per la determinazione dell’imposta lorda, che dovrebbero assicurare entrate maggiori al netto delle tasse.
In particolare, la norma prevede una semplificazione con tre scaglioni di reddito e le rispettive aliquote progressive:
In aggiunta, per il 2024, la detrazione prevista per i percettori di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e alcuni redditi assimilati fino a 15mila euro viene incrementata da 1.880 a 1.955 euro. Questo amplia la soglia di no tax area fino a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente, portandola in linea con quella già esistente per i pensionati.
Potenziata la tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3mila euro che passa dal 10 al 5%.
La sanità ottiene un incremento di 3 miliardi di euro. Il Parlamento porta il Fondo sanitario totale a 136 miliardi di euro. Questi fondi aggiuntivi sono principalmente destinati a finanziare il nuovo contratto dei medici, una cifra di 2 miliardi di euro.
Per i lavoratori che tornano in Italia, viene riconosciuto un nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia per un massimo di 5 anni.
Possono beneficiare di una riduzione della tassazione del 50%, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600mila euro, i lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei 3 periodi d’imposta precedenti al conseguimento della residenza.
Confermato infine il bonus 100 euro, ossia l’ex bonus Renzi. La misura si rivolge ai lavoratori con redditi fino a 15mila euro, mentre spetta per i redditi fino a 28mila euro solo in presenza di determinate condizioni.
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