Un oscuro scrutare di Philip K. Dick

Philip K. Dick non delude mai e Un oscuro scrutare non fa eccezione. L’ambientazione distopica è quella di Stati Uniti in vaghi anni ’70, dominati da poteri occulti. Questi diffondono la Sostanza M (che sta per “morte” senza mezzi termini), una droga dai terribili effetti psicotropi che distrugge le funzionalità cerebrali portando ad allucinazioni, distacco dalla realtà e ad uno stato neurovegetativo nel peggiore dei casi.

In foto Philip K. Dick

La popolazione di ceto inferiore vi è comunemente soggetta e l’FBI infiltra in questo mondo di spacciatori/consumatori degli agenti, come il nostro protagonista Robert Arctor alias Fred. Agisce in un isolamento emotivo, forzato a diventare un tutt’uno con l’universo oscuro che dovrebbe scrutare e riportare alla luce della legalità, tale da indurlo a perdervisi, ad esserne inghiottito.

Ma il titolo si riferisce anche ad altro, al colpo di scena finale, che volendo bene ai miei lettori non posso rivelarvi ;) ma che, statene certi, vi toccherà profondamente!

Nulla è, infatti, mai quel che sembra nelle realtà dickiane: verità parallele e schizofreniche perfettamente rappresentate dagli episodi in cui Arctor si vede vivere. Si toccano, infine, vertici da ricerca ontologica e metafisica che lasciano presagire l’aspettativa ultraterrena di una pace interiore, di un benessere atarassico, in una tensione da Faust di Goethe, le cui citazioni fanno spesso capolino.

Come una di quelle scritte sui muri, pensò, quelle che trovi sempre quando alzi la testa mentre stai pisciando in un orinatoio pubblico: Sorridi! Sei su candid camera! Lo sono, non appena metto piede in questa casa. È inquietante. Non gli piaceva. Sentiva di sentire se stesso… Quella sensazione s’era sviluppata sin dal primo giorno, non appena erano tornati a casa… da quel ‘giorno della merda di cane’, così come solitamente lo ricordava, non riuscendo che con questa definizione a pensare a quel giorno. Da quel momento in poi era cresciuta la sensazione della presenza delle olocamere.

Buona lettura e buone riflessioni :)

Chi è Cinzia Di Mauro

Cinzia Di Mauro, autrice catanese di una trilogia di fantascienza Genius (finalista Urania e Delos) Ledizioni Milano, di un noir umoristico La storia vera di un killer nano (segnalato al Premio Calvino e scelto dalla Nabu), di un fantasy orwelliano Casa Bruiswiq, di un thriller sull’alta finanza In cima alle torri e di I love Meteorite, romanzo grottesco su una famiglia e un mondo distopico.

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