Cultura

Santo Stefano: anche il 26 dicembre è un giorno festivo, ma perché? Chi era il Santo e perché è così importante

ITALIA – Pur non essendo il giorno di Natale, anche quello di Santo Stefano è un giorno festivo e segnato di rosso nel calendario, ma perché? Santo Stefano occupa un posto importante nella tradizione religiosa cristiana, tanto da essere ricordato proprio immediatamente dopo Gesù Cristo, il giorno seguente al Natale, ovvero il 26 dicembre.

Nei paesi anglosassoni, il 26 dicembre è il Boxing Day, mentre il Santo ha una particolare importanza in altri paesi non italiani come Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia, Serbia, Montenegro (dove è il patrono) e Romania.

Ma perché è così importante ricordare il Santo? Chi era?

Santo Stefano, nato ebreo, è il primo martire della storia della Cristianità. Sarebbe quasi sicuro che egli fu uno dei sette diaconi chiamati per aiutare gli Apostoli con la diffusione dei Vangeli. Gli ultimi momenti di vita di Santo Stefano sono raccontati negli Atti degli Apostoli, dove nei capitoli 6 e 7 si narra che Stefano, descritto come saggio e instancabile, era stato in grado di convertire moltissima gente. A causa della sua fede in Cristo, gli ebrei lo arrestarono nel giorno di Pentecoste e lo accusarono di blasfemia, ma il consiglio ebraico non aveva il potere di promulgare una condanna a morte, quindi Stefano morì lapidato dalla folla, nel 33 o 34 d.C..

Il motivo per cui la data in cui si celebra la memoria del Santo è il 26 dicembre, però, non è strettamente collegato al giorno della sua nascita o della sua morte.

Tutto inizia infatti quando nei giorni successivi alla nascita di Cristo furono posti i “comites Christi”, cioè i più vicini al suo percorso terreno e i primi a renderne testimonianza con il martirio. Così il 26 dicembre c’è Santo Stefano, il primo martire, segue al 27 San Giovanni Evangelista.

Scelta la data, è stato poi lo Stato italiano, nel 1947, a decidere di renderla un giorno festivo anche se prima il 26 era un normale giorno lavorativo. Alla base di questa scelta il bisogno di enfatizzare l’importanza del 25 e di “allungare” il periodo di festa, come successo per la Pasqua e la Pasquetta.

Gli emblemi di Santo Stefano sono le pietre e la palma. Tempo dopo, il Santo è stato anche invocato per guarire i suoi fedeli dai calcoli e dal mal di testa; è legato alla corona del martirio ed è ritenuto il protettore dei tagliapietre e dei muratori.

Giovanna Valenti

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